Palazzo Piloni oggi il voto per il nuovo presidente

BELLUNO. Un’elezione in sordina rispetto al passato. E non solo perché nella provincia post Delrio votano esclusivamente sindaci e consiglieri comunali, ma anche perché alle urne si presenta un unico candidato, il sindaco di Longarone Roberto Padrin.

Dopo diversi colpi di scena - l’ultimo, in ordine di tempo, la rinuncia del suo sfidante Mario Manfreda martedì pomeriggio - oggi si vota per il rinnovo del presidente della Provincia di Belluno, attualmente guidata dal sindaco di Alano di Piave Amalia Serenella Bogana. Un ruolo “ereditato” da Daniela Larese Filon, eletta nel 2014 e che sarebbe stata teoricamente in carica fino al 2018, se non fosse stato per la mancata rielezione a sindaco di Auronzo. Con un referendum da organizzare (recentemente ufficializzato: si farà il 22 ottobre) Bogana ha retto le sorti della Provincia in attesa di elezioni e oggi dovrebbe cedere le redini a Roberto Padrin.

Il condizionale è d’obbligo, anche se quasi superfluo. A Padrin, candidato unico, basta anche un solo voto dei 723 elettori chiamati a votare dalle 8 alle 22 a palazzo Piloni. Ad esprimere la loro preferenza saranno i sindaci e i consiglieri comunali del Bellunese: a seconda del Comune di provenienza il loro voto avrà un peso diverso. Calcoli che, in occasione del rinnovo del consiglio provinciale, erano stati minuziosi ma che sono diventati inutili con la rinuncia di Manfreda.

Salvo sorprese a partire da stasera Padrin sarà alla guida di palazzo Piloni. L’esperienza non gli manca: a lungo è stato vicepresidente a fianco della Larese Filon e oggi è pronto a prenderne il posto. «Lavoriamo da tempo su un programma condiviso» ha anticipato Padrin il giorno della rinuncia del suo sfidante. Resta da vedere come riuscirà a ricucire gli strappi di questa silenziosa campagna elettorale.

Valentina Voi