Palestra del Renier, dopo nove mesi si torna a giocare
BELLUNO. I secchi e gli stracci sono stati rimessi nello sgabuzzino. Non serviranno più per asciugare l’acqua che cadeva dal soffitto della palestra del Renier. Il tetto è stato sistemato, la pavimentazione rifatta, e con l’occasione è stato fatto anche l’adeguamento sismico della struttura. Ieri la palestra rimessa a nuovo è stata inaugurata, con una breve cerimonia alla quale hanno partecipato gli studenti, alcuni della classe a indirizzo musicale, diversi insegnanti, il preside Paolo Fratte e il consigliere provinciale Ezio Lise.
È la Provincia ad aver messo le risorse necessarie per fare l’intervento, costato quasi 400 mila euro. E necessario, perché ormai fare lezione (per gli studenti) e allenarsi al Renier, per le tante società sportive che utilizzavano quella palestra, era diventato impossibile. Dai lucernari filtrava acqua, che in numerose occasioni ha costretto a mettere i secchi per raccoglierla. E a rendere mezza palestra inutilizzabile.
La Provincia ha deciso di chiuderla nell’aprile dello scorso anno, quando alcuni vetri sulla copertura si sono rotti si è venuto a creare un problema per la sicurezza dei ragazzi. Degli sportivi e degli studenti. Al Renier c’è un’altra palestra, «ma abbiamo molte classi e abbiamo faticato in questi mesi», a ricordato il dirigente Fratte. «Ringraziamo però la Provincia per aver rimesso a nuovo la nostra palestra».
«Un disagio c’è stato», ha ammesso Ezio Lise, «e ce ne scusiamo, ma l’intervento andava fatto ed è stato importante. Questa palestra aveva grossi problemi di sicurezza, sono stati risolti». L’ambiente inoltre è stato reso più salubre: i nuovi lucernari sono stati realizzati in plexiglass e si possono aprire elettricamente dal basso, così da arieggiare la struttura e evitare quella sorta di effetto serra che si creava prima che venissero fatti i lavori. La sistemazione della copertura è costata oltre 205 mila euro.
Il rifacimento della pavimentazione, rovinata dall’utilizzo e dall’acqua, 74 mila. Oltre 115 mila euro sono stati spesi per l’adeguamento sismico: lungo tutto il soffitto della palestra si notano delle barre di acciaio, che la rendono a prova di terremoto. La Provincia ha speso complessivamente 394.828 euro, tutti soldi provenienti dal bilancio dell’ente. Nessun contributo è arrivato per l’intervento.
«Ci piacerebbe riuscire a fare molti più interventi nelle scuole (la Provincia ha competenza su quelle superiori, ndr), ma ci servono risorse», ha concluso Lise. «Il governo deve farsi carico di questo problema, deve orientare contributi sull’edilizia scolastica. O per lo meno smettere di tagliare i fondi alle Province, facendo cassa. Ci lasci i soldi, sapremo spenderli bene per le nostre scuole, tutte hanno bisogno di manutenzioni».
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