Palestra di arrampicata San Tomaso ci crede
SAN TOMASO. «Si potrà salire per quasi 17 metri, ma non sarà un progetto calato dall’alto».
Pur facendo sognare gli amanti del genere, il sindaco di San Tomaso, Moreno De Val, dice di ragionare con i piedi per terra attorno all’idea della palestra di arrampicata in località Al Pian. Idea che ammonta a un milione e 460 mila euro ai quali il sindaco spera di poterne aggiungere altri 150 mila circa per gli arredi del bar vicino, per le finiture esterne e per un mini centro benessere (sauna o centro massaggi, si vedrà).
«Con l’inizio della prossima settimana – dice De Val – porteremo tutte le carte in Provincia per la firma della convenzione in quanto 1.314.000 euro arrivano dal Fondo dei Comuni di confine per i progetti di area vasta. Gli altri 146 mila li mette il Comune». Soldi, questi ultimi, che deriveranno dalla vendita di alcuni lotti boschivi. Per quanto riguarda i restanti 150 mila euro, De Val attende news dalla conferenza dei sindaci per l’uso di eventuali avanzi di altri progetti di area vasta. «Noi abbiamo detto – spiega – che se si facevano economie, eravamo interessati. Tutto qui, anche perché sappiamo che i fondi di area vasta non vanno al Comune, ma al progetto».
Ad ogni modo la palestra si farà. Con il milione e 460 mila euro si potranno realizzare tutte le opere edili, di carpenteria e le vetrate, costruire gli spogliatoi e attrezzare internamente la palestra. «Tranquilli – dice De Val – non andremo a creare un doppione di niente, prima di tutto perché in Agordino non ci sono palestre di arrampicata. Ci sono semmai dei pannelli di 4-6-8 metri costruiti in altre strutture, penso al Palafalcade o al Palacence che d’inverno non viene riscaldato. Quella di San Tomaso sarà una palestra con altezze pensate per gare di carattere nazionale, con palestre di riscaldamento. Esternamente l’altezza di sviluppo è di 17 metri, non so se internamente tale misura si manterrà perché occorre tener presente vari aspetti».
De Val insiste sul fatto che il progetto non è stato calato dall’altro. «Stiamo parlando con un tecnico e con istruttori di livello per concretizzare l’allestimento interno – dice il sindaco – è con loro che vogliamo progettarla. Loro mi dicono che lo spazio esistente può permetterci di realizzare una sessantina di vie, che non sono poche. E ci metteremo pure uno spazio per il boulder».
«Ci saranno pareti e vie con sistemi che mettono in autosicurezza chi arrampica da solo senza quello che gli fa da sicura – dice De Val - puntiamo a vie per i ragazzi delle scuole. E pure per i dipendenti Luxottica pensiamo a corsi ad hoc».
La palestra (“Vertic area Dolomiti”) si inserisce in realtà in più ampio disegno che coinvolge la zona degli impianti sportivi dove è stata costruita l’Arena 1082, dove il campo da hockey sarà girato parallelamente alla strada e dove saranno rimodulati i parcheggi.
«Il Fondo – ricorda De Val - trattiene il 3% del contributo e te lo dà se, dopo due anni dall’entrata in funzione della struttura, hai rispettato il piano di sostenibilità socio-economica. Gli studi fatti dagli esperti ipotizzano, al ribasso, 800 passaggi all’anno dei locali. A ciò bisognerà però aggiungere i numeri dei turisti».
Gianni Santomaso
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