Palestra di roccia, apertura per Natale

La struttura è ormai finita, il Comune lavora sugli ultimi permessi e si prepara a cercare un gestore, bando a fine mese
CORTINA. Si lavora per aprire la palestra di roccia per Natale. La struttura, alta 21 metri, è ormai finita.


All’interno mancano solo alcuni piccolissimi interventi e le pareti di roccia devono essere solo attrezzate. La palestra, intitolata a Lino Lacedelli, Scoiattolo di Cortina, che il 31 luglio 1954 conquistò il K2 con il compagno di cordata Achille Compagnoni, era stata inaugurata a giugno dal commissionario straordinario Carlo De Rogatis. Una cerimonia dedicata soprattutto all’intitolazione dell’opera. Durante i mesi estivi si è, infatti, continuato a lavorare per finire l’immobile, pagato dal Comune con un investimento di 3.300.000 euro.


Ora la nuova Amministrazione sta lavorando per aprire la palestra. Entro l’inverno si chiuderà quindi una vicenda alquanto lunga. I lavori sulla palestra a Sopiazes erano iniziati nel 2011; ma, tra fallimenti di ditte e contenziosi, finora non si è riusciti ad aprirla. Ora pare questione di mesi.


«Il nostro obiettivo è quello di avere la palestra funzionante per Natale, per la prossima stagione invernale», confida il vice sindaco Luigi Alverà, con delega ai Lavori pubblici, «e stiamo lavorando su due fronti. Il grosso dell’opera l’aveva portata avanti il commissario De Rogatis, affidando i lavori a varie ditte che hanno di fatto terminato di costruire la struttura; noi ora stiamo completando l’iter burocratico inerente ai permessi, all’ottenimento dell’agibilità e a tutto quello che serve, in base alle normative, per aprire la struttura. Stiamo poi predisponendo il bando per affidare in gestione la palestra».


Il bando dovrebbe uscire entro la fine di ottobre.


«Speriamo ci sia interesse nel gestire questa struttura», sottolinea Alverà, «perché sicuramente non sarà semplice. La palestra è nuova e quindi non si può avere una reale conoscenza delle spese di gestione e dei relativi incassi. I dipendenti degli uffici stanno facendo delle stime, sui cui poi baseranno l’appalto di gestione».


La palestra di roccia potrà avere 45 vie in contemporanea da arrampicare. Ci sarà una zona dedicata ai più esperti e una a chi si appresta a compiere i primi passi nell’arrampicata. Ci sarà inoltre una sala adibita alla didattica, con una parete alta una decina di metri che potrà servire sia per il riscaldamento e sia per i corsi per i principianti. L’intera palestra sarà attrezzata con oltre 5 mila prese. Ci saranno anche il bar, una sala internet, una zona che verrà adibita a biblioteca, i servizi e infine una zona dedicata al bulder. Davanti ai servizi ci saranno una sessantina di armadietti dove gli atleti potranno lasciare gli zaini e i loro oggetti personali.


Alessandra Segafreddo


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