Palestre e spazi aperti sono “cardioprotetti”

BELLUNO. Atleti e turisti cardioprotetti. Mercoledì entrerà in vigore, dopo l’ultima proroga, il decreto Balduzzi, che impone la presenza in tutti i luoghi in cui si pratica attività sportiva di un defibrillatore semi automatico e di personale in grado di usarlo in caso di emergenza. I Comuni bellunesi si sono messi in regola per tempo e già all’inizio dell’anno i defibrillatori erano stati installati in quasi tutte le palestre della provincia. Ma molte amministrazioni sono andate oltre.

Considerando che il Bellunese viene frequentato anche da molti turisti, sono stati collocati defibrillatori anche all’aperto. Per esempio a Chies d’Alpago, a Livinallongo, Sovramonte e Pieve di Cadore. A breve anche Belluno diventerà un Comune cardioprotetto.

Il decreto Balduzzi è del 24 aprile 2013 e avrebbe dovuto entrare in vigore il 20 gennaio di quest’anno. Ma molte società sportive italiane, federazioni e amministrazioni hanno chiesto una proroga, per comprare i dispositivi e formare gli addetti. Si è arrivati così all’estate. Da mercoledì tutte le palestre, i palazzetti, le piscine, gli stadi del ghiaccio, gli stadi, i campi sportivi e qualunque struttura in cui si pratichi attività sportiva dovranno avere un defibrillatore a disposizione.

Il Bellunese è in regola. «A Belluno abbiamo coperto tutte le palestre già all’inizio dell’anno», ricorda l’assessore Biagio Giannone. Gli strumenti sono stati comprati dal Comune (anche con il contributo economico di varie realtà), dalle società che hanno in gestione gli impianti o ricevuti in donazione. Proprio le donazioni sono state fondamentali in molti territori. A Sovramonte ci ha pensato la Pro loco a lavorare al progetto (qui il defibrillatore si trova all’esterno del centro servizi nella piana di Sorriva), a Mel gli anziani impegnati nel volontariato hanno donato i loro rimborsi per comprare un defibrillatore per la palestra delle scuole medie. Un altro lo aveva comprato il Comune per gli impianti sportivi in località La Lora.

Ad Auronzo invece sono state le Regole di Villagrande e Villapiccola a regalare tre defibrillatori per le scuole elementari e le medie. A Sedico gli apparecchi sono stati comprati dal Comune grazie al contributo del Comitato Baita Pian dei Castaldi. Sono stati installati nelle palestre delle scuole, al palazzetto dello sport e al palaskating.

Comune e Lions invece hanno permesso di dotare gli impianti sportivi di Pieve di Cadore dei preziosi strumenti. A Santa Giustina l’acquisto è stato fatto dal Comune, che ha donato un defibrillatore alla Plavis e ne ha collocati due in altrettante palestre. Anche a Feltre ci ha pensato il Comune a comprare i defibrillatori, presenti a Pra’ del Moro, alle palestre Rocca, Boscariz, Vittorino da Feltre, ex Farra, ai campi sportivi di Vellai e Mugnai, al campus di Borgo Ruga, sede del centro giovani. Due aziende hanno regalato il defibrillatore per la palestra Luzzo. Per le scuole superiori, invece, ci ha pensato la Provincia.

Turisti al sicuro. Entro fine anno a Belluno saranno installati due defibrillatori all’aperto. «Stiamo lavorando insieme alle farmacie e ai Lions per comprarli e collegarli con le farmacie stesse, per avere personale pronto a intervenire in caso di necessità», ricorda l’assessore Giannone. Sono già una realtà, invece, in altri comuni della provincia. A Livinallongo il Comune, oltre ad aver comprato due dispositivi portatili per la palestra comunale e per la casa di riposo, ha acquistato cinque dispositivi da mettere ad Arabba, Pieve, Ornella, Andraz e Corte.

Sono state le aziende, invece, a pagare quasi interamente gli apparecchi installati nelle piazze di Chies, Lamosano, San Martino e al campo sportivo. Molte delle persone abilitate a farli funzionare sono commercianti la cui attività insiste nelle piazze in cui si trovano i dispositivi. A Pieve di Cadore il defibrillatore si trova in piazza Tiziano ed è stato donato dal locale Lions club. In Val di Zoldo entro qualche settimana entreranno in funzione i primi tre defibrillatori donati dagli Amici della Befana.