Pali con sensori anti-cervo sulla regionale Agordina
SEDICO. Segnalano l’arrivo di un animale e avvertono l’automobilista di rallentare. Lungo il rettilineo di Candaten da qualche settimana sono comparsi alcuni pali bianchi. Si trovano sul ciglio della strada e sulla punta hanno dei sensori a infrarossi rivolti verso il bosco.
Rilevano l’avvicinarsi degli animali, come i cervi che proprio a Candaten sono soliti attraversare la strada per raggiungere il Cordevole e abbeverarsi, e trasmettono il segnale ad una centralina che lo rimanda ad alcuni pannelli, anch’essi distribuiti lungo la strada. Qui sono poste le luci che si accendono quando potrebbe esserci un cervo o un capriolo in transito. Il segnale luminoso funge da avvertimento per gli automobilisti, che in questo modo vengono allertati di tenere una velocità moderata visto il possibile attraversamento di un animale.
I sensori, 124 in tutto, sono stati posti a Candaten e in località Pinei, due località note per l’attraversamento specie dei cervi. È un progetto del Parco nazionale Dolomiti bellunesi, realizzato grazie a fondi regionali. «I sensori avvertono il calore dell’animale», fanno sapere dal Parco, «si attivano quando si sta avvicinando un corpo caldo. Si tratta di un sistema sperimentale, che è stato adottato anche in altre regioni d’Italia e ha dato buoni risultati. Ne valuteremo l’efficacia nel nostro territorio e vedremo se sarà il caso di estendere i sensori in altre zone della provincia».
I sensori, che hanno un raggio di azione di circa venti metri, sono posti a quaranta metri l’uno dall’altro. Nello spazio fra i dispositivi è stata piantata una siepe, che crescendo andrà a chiudersi creando una sorta di quinta che indirizzerà gli animali ad attraversare la strada nei varchi in cui ci sono i sensori, in modo da attivare il sistema di allerta. «In questo modo non si modificano le abitudini dei cervi e dei caprioli, ma si aiutano gli automobilisti ad evitarli», continuano dal Parco. Gli investimenti, lungo la regionale 203 Agordina, sono frequenti, come in altre strade della provincia. E sono pericolosi per gli automobilisti.
«Approfittando della posa dei sensori, abbiamo anche inserito i dissuasori catarifrangenti su tutti i delimitatori di carreggiata», concludono dal Parco. «Dirottano la luce dei fari delle auto verso l’esterno, abbagliando l’animale e “costringendolo” ad attraversare nei punti in cui ci sono i sensori. È un altro sistema di prevenzione».
Terminata la posa dei dispositivi, il Parco avvierà una campagna di informazione per sensibilizzare gli automobilisti sulla presenza dei sensori e spiegare loro il funzionamento. Terminerà la prossima estate. Poi saranno valutati gli esiti della sperimentazione e si deciderà se collocarli in altre zone della provincia.
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