Pandolfo, 20 assunzioni con il nuovo integrativo

L’ipotesi d’accordo prevede anche investimenti, maggiori premi di produzione, uno di presenza e una riduzione dell’orario di lavoro al sabato
Pandolfo alluminio di Lentiai
Pandolfo alluminio di Lentiai

LENTIAI. Assunzioni, investimenti, aumento dei premi di risultato e riduzione dell’orario di lavoro al sabato. Sono questi alcuni dei punti contenuti nell’ipotesi d’intesa tra Pandolfo e Fiom Cgil per il nuovo contratto integrativo votato nei giorni scorsi nello stabilimento di Lentiai. L’ipotesi di accordo è stata argomento di un ampio dibattito in assemblea e di un referendum a scrutinio segreto. «L’accordo prevede», precisa Benedetto Calderone, della segreteria della Ffiom Cgil, «un importante piano industriale che rafforzerà il sito di Lentiai con investimenti in nuova tecnologia per un ampliamento della produzione e anche delle assunzioni. Attualmente lavorano 115 persone a cui si aggiungono 20 interinali. I contratti di questi ultimi, in base ai carichi di lavoro, saranno trasformati a tempo indeterminato».

Prevista anche la formazione e, soprattutto, «la garanzia che non saranno effettuate esternalizzazioni per i 4 anni dell’accordo», prosegue Calderone. «È prevista l’indennità di cambio turno di 10 o 25 euro a seconda dei giorni di preavviso; 200 euro in welfare aziendale (buoni spesa); un percorso di stabilizzazione dei neo assunti migliorativo rispetto a ciò che prevedono le norme in vigore. Vale a dire che se ora per la stabilizzazione servono 36 mesi di contratto con la Pandolfo, noi vogliamo che siano riconosciuti anche i mesi di lavoro in somministrazione».

Ci sarà anche un premio-presenza di 1.200 euro frazionato in 12 rate mensili da 100 euro; un premio di risultato di 600 euro (di cui 150 su un parametro chiamato Mol, margine operativo lordo) e 450 su un altro indicatore denominato produzione per addetto; una riduzione di orario sui sabati di due ore. «Praticamente si lavorano sei ore, pagate però otto, e le due ore mancanti sono coperte al 50% dall’azienda, al 50% dai lavoratori con i permessi annui retribuiti. Un’ intesa che limita, a differenza dei precedenti accordi, il numero di sabati utilizzabili dall’azienda».

Restano invariate tutte le voci che risalgono ad accordi precedenti, quali quattordicesima (12 rate mensili da circa 140 euro) maggiorazioni sui turnisti (dalle 18 alle 22 = 23%, dalle 22 alle 6 = 47% +0.77 euro/h); indennità per i manutentori; indennità per avviamento e fermate di 1euro ogni intervento; indennità varie di funzione (capi squadra, manovratori, jolly ecc).

L’accordo è stato approvato col 68% di favorevoli e 32% di contrari ed astenuti. «Questi numeri, letti superficialmente, potrebbero dare la sensazione di un dissenso forte. Sono, invece, indice di trasparenza e democrazia, principi cardine attorno ai quali ruota l’attività della Fiom», dice il sindacalista. «L’accordo è stato, infatti, ampiamente dibattuto e ognuno ha potuto esprimere, attraverso il voto segreto, la propria opinione in piena autonomia e libertà. Per ciò che concerne i lavoratori che hanno votato no, si tratta di un dissenso importante, perché proviene da lavoratori con competenze e cultura sindacale e sarà tenuto in debita considerazione».

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