Pandolfo affida la logistica all’esterno Coinvolti 40 operai

Filt Cgil chiede di partecipare al confronto ma gli è negato Fontana: «Vogliamo tutelare i lavoratori nel passaggio»

FELTRE. La Pandolfo Alluminio di Villapaiera a Feltre esternalizza il servizio di logistica alla Mv Logistics di Padova, coinvolgendo 40 dei 120 circa dipendenti dello stabilimento. E su questo si prefigura uno scontro tra sindacato e azienda. Meglio, tra Filt Cgil e impresa.

Un’operazione simile era stata fatta l’anno scorso anche dalla Pandolfo di Lentiai dove erano stati coinvolti una ventina di lavoratori e dove era subentrata una ditta padovana, la Multiservizi srl il cui titolare è lo stesso della società che dovrebbe entrare nel feltrino, in quanto parte dello stesso consorzio.

Anche a Lentiai, c’erano stati scontri piuttosto accesi tra sindacati e impresa, sfociati in scioperi e manifestazioni, per garantire ai 20 dipendenti che sono stati assunti dalla nuova società, di conservare tutti i benefit e lo stipendio da metalmeccanici, pur passando al settore trasporto.

Attualmente la rappresentanza sindacale unitaria all’interno della Pandolfo di Villapaiera è in capo alla Fim Cisl, ma quando si tratta di cambiamenti così importanti l’azienda «deve convocare anche le altre sigle sindacali», precisa Alessandra Fontana, segretaria della Filt Cgil che prosegue: «Come categoria volevamo partecipare all’incontro che c’è stato nei giorni scorsi tra impresa e lavoratori per presentare e spiegare cosa era accaduto a Lentiai e quindi spiegare le possibilità che i 40 dipendenti potrebbero avere in questa cessione di ramo di azienda. Abbiamo, quindi, fatto richiesta come Filt di partecipare, ma sia la Pandolfo che Confidustria ce l’hanno negato in quanto “si tratta di settore metalmeccanico e non del trasporto” hanno motivato», racconta Fontana che aggiunge: «E potevano farlo, niente da dire. La questione è che avrebbero avuto la facoltà anche di farci entrare visto che eravamo lì per tutelare i dipendenti».

Ma la sindacalista non si è arresa e ha raccolto il mandato a rappresentare 37 su 40 dei dipendenti. «E così oggi alle 9 ci sarò io al tavolo del confronto invece della Fiom Cgil. Mi auguro che l’azienda e Confindustria, nel rispetto delle regole della democrazia facciano sedere al tavolo la rappresentante di quei 40 operai, perché il mio scopo è quello di tutelare i loro diritti per assicurare loro di avere tutti i vantaggi di cui usufruiscono con il contratto metalmeccanico e perché, forti dell’esperienza della Pandolfo di Lentiai, si possa migliorare l’accordo che si andrà a firmare».

Paola Dall’Anese

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