Pandolfo Alluminio: sciopero a favore del giovane precario

LENTIAI. Sciopero di un’ora ieri alla Pandolfo Alluminio di Lentiai a favore di un lavoratore precario. Lo hanno deciso spontaneamente i dipendenti dello stabilmento bellunese dopo aver saputo che al giovane, da 18 mesi presente in fabbrica, non sarebbe più stato rinnovato il contratto di lavoro.
Si tratta di un episodio alquanto anomalo e straordinario: mai fino a ieri un’astensione dal lavoro era stata decisa a sostegno di un dipendente precario.
Il giovane, bellunese, era stato sempre assunto con contratti interinali per un periodo complessivo di un anno e mezzo. Si è sempre trattato di contratti spezzettati, mai continuativi. Il ragazzo, nel frattempo, però, si era fatto notare in fabbrica per la sua correttezza e le abilità professionali che in breve tempo era riuscito a raggiungere. Era come si suol dire un bravo ragazzo, impegnato, che si era sempre comportato bene, a detta degli stessi lavoratori. Poi qualche giorno fa, nell’imminenza della scadenza dell’ultimo contratto, è girata la voce nello stabilimento che non gli sarebbe più stato rinnovato. Quindi, non solo non c’era un posto a tempo indeterminato per lui, ma nemmeno un altro da precario. E questo fatto non è stato accolto positivamente dai suoi colleghi, che hanno voluto dimostrare la loro solidarietà, il loro sostegno al ragazzo, ma anche la contrarietà alla decisione della proprietà.
I lavoratori hanno raccolto anche delle firme contro il licenziamento del giovane, firme che hanno inviato direttamente al capo del personale della società. Hanno cercato, poi, di capire i motivi alla base di questa decisione, ma per ora non ci sono ancora riusciti.
E così in breve tempo hanno deciso di mettere in piedi uno sciopero. E ieri, dalle 9 alle 10, la Pandolfo Alluminio di Lentiai si è praticamente fermata. Tutti gli addetti presenti in quel momento hanno abbandonato la loro postazione e sono usciti sul piazzale per far vedere ai vertici aziendali la loro contrarietà. Un gesto che sicuramente il ragazzo avrà gradito. E come non farlo.
La situazione non si è risolta con la manifestazione di ieri. Infatti i lavoratori hanno intenzione di ritrovarsi nei prossimi giorni per decidere se mettere in campo altre iniziative per far giungere alla direzione dello stabilimento il loro disappunto. Anche in considerazione del fatto che esiste un accordo per cui l’azienda, che attualmente si trova in una condizione produttiva favorevole, si è impegnata a stabilizzare qualche contratto precario. E quindi i dipendenti si chiedono perché non assumere un giovane che già conosce il lavoro e lo sa fare, per loro, anche bene.
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