Pantaloni calati e autoerotismo: ampezzano nei guai
CORTINA. Passeggiate per Cortina con spogliarelli e autoerotismo. Un 59enne ampezzano è in tribunale con l’accusa di atti osceni in luogo pubblico aggravati. L’aggravante sta nel fatto che sarebbero avvenuti anche davanti a minorenni. In almeno un caso, si trattava di bambini.
Gli episodi contestati dalla Procura sono quattro, ma nessuno degli spettatori involontari si è costituito parte civile, in maniera da spuntare un risarcimento danni.
Secondo la ricostruzione della magistratura, lo scorso anno l’uomo girava per il paese e non perdeva occasione per calarsi i pantaloni e lasciarsi andare ad atti di autoerotismo. Capitava non solo lungo sentieri di montagna poco frequentati, ma anche su panchine abbastanza centrali e, in un caso, nel giardino di un’abitazione privata. Ecco perché gli viene contestata anche la violazione di domicilio. Incaricato dalla Procura della Repubblica, lo psichiatra Franceschini ha periziato l’imputato, arrivando alla conclusione che non è capace d’intendere e volere. Nell’udienza di ieri, il giudice Zantedeschi ha nominato un altro medico specializzato in Psichiatria di nome Cestaro, affinché gli dia la certezza dell’incapacità.
Il difensore d’ufficio Antinucci punta su questa, in maniera da poter chiedere la non punibilità del suo assistito. Peraltro già il pubblico ministero Tricoli non potrebbe che arrivare alla stessa conclusione, di fronte a un quadro clinico compromesso. Questione di tempo, dopo di che ci sarà spazio per la discussione e la sentenza di primo grado.
L’esibizionista, che risulta sottoposto alla misura di sicurezza della libertà vigilata, è anche recidivo. Nel 2013 era già stato accusato di atti osceni in luogo pubblico e la difesa aveva scelto il rito abbreviato, in maniera da non coinvolgere testimoni e avere uno sconto di pena. L’allora governo Renzi aveva depenalizzato il reato e l’imputato se l’era cavata con il proscioglimento. —
Gigi Sosso
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