Paola Salomon nuovo presidente Isbrec

BELLUNO. È Paola Salomon il nuovo presidente dell’Istituto storico per la resistenza di Belluno. Vice presidente è stato eletto Ermano De Col, direttore sarà Enrico Bacchetti, insegnante comandato...
RIUNIONE ISBREC
RIUNIONE ISBREC

BELLUNO. È Paola Salomon il nuovo presidente dell’Istituto storico per la resistenza di Belluno. Vice presidente è stato eletto Ermano De Col, direttore sarà Enrico Bacchetti, insegnante comandato dal mondo della scuola, mentre tesoriere è Fabio Zuliani.

Un rinnovamento completo dell’Isbrec, dopo l’assemblea che si è svolta nelle scorse settimane e che aveva visto l’elezione di molti nuovi consiglieri.

Paola Salomon ha ottenuto 8 voti (su 13 consiglieri presenti), 3 sono andati a Mario Neri, presidente uscente e 2 a Francesco Piero Franchi.

Stessi rapporti di forza anche nelle altre votazioni, mentre il direttore è stato scelto all’unanimità.

Ad inizio seduta i consiglieri Svaluto, Neri e Cugnach avevano proposto di mantenere al proprio posto il direttivo uscente, per lavorare meglio al programma e consentire una continuità nella guida dell’Istituto che si prepara a diversi cambiamenti. Ma non era questa la strada indicata dall’assemblea che aveva puntato decisamente ad un cambiamento. Cosa che è avvenuta al momento della elezione dei vari incarichi.

Sul futuro dell’Istituto ci sono alcune nubi date dai tagli alle risorse e anche dalla decisione intorno al direttore, Bacchetti, comandato dal mondo della scuola, sulla cui nomina c’è l’incertezza della spending review.

Negli ultimi anni sono mancati i fondi del Comune, che fino al 2010 dava 25.000 euro all’anno, e poi più nulla. Qualche potrebbe essere recuperato quest’anno.

Poi c’è il trasloco che dovrebbe avvenire entro agosto, saranno liberati alcuni locali che saranno utilizzati dalla Fondazione Angelini. Una parte dell’Isbrec si sposta di un piano, mentre si allarga lo spazio occupato dalla Fondazione Angelini.

Si sta pensando anche al rilancio dell’attività scientifica dell’Istituto, con la creazione di un comitato aperto all’esterno.

I soci dell’Istituto sono circa 150, all’assemblea avevano partecipato in 50, con deleghe fino ad oltre 80 soci. Una presenza e un interesse rinnovato per l’Istituto.

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