Papa Luciani, riconosciuta la “virtù eroica”

Chiuso di fatto il processo di canonizzazione, ora manca l’accertamento di un miracolo per la proclamazione a beato
CANALE D’AGORDO. Manca solo un miracolo, o meglio, l’accertamento di uno dei tre che i medici stanno esaminando, e poi Albino Luciani, il “Papa del Sorriso” per 33 giorni, sarà beato.


Ieri la sessione ordinaria dei cardinali e dei vescovi della Congregazione delle cause dei santi, ha votato, all’unanimità, per il riconoscimento della “eroicità delle virtù” di Luciani, eletto al soglio pontificio il 26 agosto 1978 e morto il mese dopo, il 28 settembre. Adesso Luciani, nato a Canale d’Agordo, vescovo di Vittorio Veneto dal 1959 al 1969 e successivamente patriarca di Venezia, diventa “venerabile”, dopo essere stato “servo di Dio” dal 2003, quando si è aperta la causa di beatificazione a Belluno.


Sostanzialmente ieri si è chiuso il processo di beatificazione e canonizzazione. Perché Papa Francesco lo porti agli onori degli altari è sufficiente che il dicastero dei santi, in Vaticano, certifichi una delle guarigioni miracolose attribuite all’intercessione di Giovanni Paolo I.


Tre i presunti miracoli che sono presi in considerazione. Il primo si sarebbe verificato ad Altamura, in Puglia. Un altro ha visto il processo diocesano chiudersi a Buenos Aires, mentre il terzo è in corso.


Pare che per la prima situazione ci siano delle difficoltà. È più probabile che la scelta del postulatore Beniamino Stella, uno dei cardinali più vicini al Papa, originario di Pieve di Soligo, possa cadere su uno di questi due casi.


Stella, tra l’altro, è molto devoto di Luciani, poiché questi, da Vescovo di Vittorio Veneto, lo inviò, appena prete, all’accademia diplomatica; da nunzio apostolico a Cuba organizzò l’incontro tra Wojtyla e Castro.


Nei giorni scorsi la vicepostulatrice Stefania Falasca ha pubblicato il libro “Papa Luciani. Cronaca di una morte” che certifica, documentazione clinica alla mano, che Giovanni Paolo I è morto per un infarto.


A Canale d’Agordo, come a Vittorio Veneto e a Venezia, tutti si attendono che la beatificazione possa avvenire il prossimo anno, in occasione del 40° dell’elezione a pontefice. C’è anche chi ritiene che la solenne cerimonia possa essere ospitata in piazza San Marco, a Venezia, in occasione della prossima visita di Papa Francesco in Veneto.


Nella stessa piazza, come si ricorderà, Paolo VI si tolse la propria stola per posarla sulle spalle dell’allora patriarca Luciani, cosa per cui – ammise lo stesso porporato – «diventai tutto rosso».


Nel corso di una sua visita a Belluno il cardinale Joseph Ratzinger, Papa pochi mesi dopo, confidò pubblicamente che lui già allora – era il 2004 – pregava Papa Luciani come fosse un santo.


A Caviola, in Valle del Biois, vive Pia Luciani, la nipote del Papa. «Mio zio, per come l’ho conosciuto, non smania di certo per salire agli onori degli altari», ha confidato. «Immagino che dal Cielo se la ride per come ci affanniamo intorno alla causa di beatificazione, e insieme a lui anche l’indimenticato vescovo Savio che l’ha aperta».


Francesco Dal Mas


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