Papà Renzo, la “sentinella”: «Chi passa da qui è benvenuto»

PIEVE DI CADORE. L’anima del borgo di Damos ha un nome ed un cognome: Renzo Zangrando. Insieme alla moglie Lidia, al figlio Giacomo ed a Riot, labrador nero che ha assunto le vesti di mascotte, è da...

PIEVE DI CADORE. L’anima del borgo di Damos ha un nome ed un cognome: Renzo Zangrando. Insieme alla moglie Lidia, al figlio Giacomo ed a Riot, labrador nero che ha assunto le vesti di mascotte, è da anni in prima linea per mantenere in vita questo angolo del Cadore colpevolmente dimenticato da qualcun altro. Neanche l’incendio, datato 7 agosto 2015 e che ha distrutto gran parte dell’abitazione di proprietà rendendola un cumulo di macerie, ha fiaccato le speranze di Renzo che, dopo aver fatto per tanti anni la spola con Mogliano , ora che è in pensione ha deciso di tornarsene a vivere in pianta stabile nel natio Cadore, proprio a Damos dove diventerebbe il residente numero uno.

«Chiunque passa di qui è il benvenuto. Nella nostra casa, seppur diroccata, troverà sempre un bicchiere di vino».

Lei oggi è un po’ la sentinella di Damos ma soprattutto un’abile guida che conosce ogni angolo del borgo...

«Quando lavoravo in banca ogni fine settimana correvo qui per staccare la spina. I miei capi mi parlavano di conti da far quadrare mentre io non vedevo l’ora di svegliarmi all’alba per recarmi sulla sommità del colle che sovrasta l’abitato di Perarolo e godermi lo spettacolo della natura».

Lei è nato a Perarolo ma il suo cuore batte per Damos.

«E’ stato amore a prima vista; la casa che abbiamo ereditato era di mia madre Lina Da Damos e delle sorelle, discendenti della famiglia che ha dato i natali a questo borgo. Damos è un posto magico, peccato che in pochi se ne siano accorti; ma questo non è mai stato un limite o un problema. Io vado avanti per la mia strada con l'obiettivo di ridare vita e dignità a questo borgo. Ed ora, grazie anche all’intenzione di mio figlio Giacomo di aprire qui una piccola azienda agricola, ho un motivo in più per riuscirci. Chiedere qualcosa alle istituzioni? Solo una maggiore attenzione per questi luoghi che non meritano di morire. Damos è una frazione molto visitata, passa sempre tanta gente, chi a piedi e chi in bicicletta. Per questo mi occupo in prima persona della cura del verde, ho realizzato delle panchine e tengo in ordine la piccola chiesa». (dierre)

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