Pappagallo buttato nel cassonetto

Trovato nel contenitore della carta. Bellunum cerca il proprietario con l’aiuto delle telecamere
Santa Gisutina, cartiera Reno de' medici
Santa Gisutina, cartiera Reno de' medici

BELLUNO. Da qualche tempo la cartiera di Santa Giustina, che riceve la carta raccolta nelle campane distribuite in tutto il comune di Belluno, segnala la presenza di impurità nel rifiuto. Alcuni cittadini gettano nei contenitori anche cose che con la carta non hanno nulla a che vedere. Qualche esempio? Pezzi di legno, soprattutto, ma di recente è stato trovato un casco da moto, un sacchetto di plastica pieno di pannolini sporchi, perfino un pappagallo morto. «Almeno lo avessero buttato nell’umido!», sbotta l’amministratore unico di Bellunum Davide Lucicesare.

Quando il cadavere è stato trovato in una delle campane gialle lungo via Carlo Calbo, a Nogarè, è stato impossibile non provare una certa sorpresa. Il pappagallo era stato gettato via insieme al mangime e alla sabbia della gabbia. Ma la persona che ha compiuto questo gesto è stata ripresa dalle telecamere di videosorveglianza mobile di Bellunum: «La stiamo cercando», assicura Lucicesare. Rischia una bella multa.

Il cadavere del pappagallo, però, è solo uno dei rifiuti che vanno a contaminare la carta. A renderla meno pura è anche il cellophane che avvolge le riviste: spesso la gente butta via il plico senza separare la plastica. La distinzione viene fatta direttamente alla cartiera Reno de’ Medici di Santa Giustina, cui si rivolge Bellunum per smaltire e avviare al riciclo la carta raccolta. Sulla base delle impurità che vengono trovate nei rifiuti, i comuni vengono inseriti in tre diverse fasce: la prima è quella riservata a chi conferisce carta molto pura, con un livello di impurità fra lo 0 e il 3 per cento; la seconda fascia è quella in cui le impurità sono fra il 3 e il 6 per cento; la terza è la fascia in cui le impurità superano il 6% della quantità conferita. I rifiuti vengono remunerati in base alla fascia, quindi più la carta è pura e più viene pagata ai gestori che la portano nella cartiera.

«Il comune di Belluno è sempre stato in fascia, 2, qualche volta siamo arrivati in fascia 1», spiega l’assessore all’ambiente Stefania Ganz. «Ultimamente dalla cartiera ci segnalano l’arrivo di carichi di carta un po’ più impura, il che ci impone una riflessione». E un’azione. Bellunum ha subito avviato, insieme a Comieco (il consorzio nazionale per il recupero e il riciclo di carta e cartone) un’indagine su tutte le campane della carta presenti in città. La raccolta viene effettuata per zone, dai mezzi di Bellunum, e così risulta più facile capire in quali quartieri della città i cittadini gettano nei contenitori materiale diverso dalla carta e dal cartone. Terminata l’analisi, partirà una nuova campagna informativa, tesa a raggiungere chi ancora non conosce bene i principi della raccolta differenziata.

«L’errore umano ci sta, può capitare che una persona sbagli a buttare un sacchetto», precisa l’assessore Ganz. «Ma quando abbiamo trovato un casco da moto e un sacchetto di pannolini sporchi fra la carta ci sono cadute le braccia. Questo significa non voler smaltire correttamente un rifiuto». Spesso inoltre fra la carta si trovano stracci e pezzi di legno, anche questi un problema. «Stiamo facendo un’indagine per capire dove sono i problemi e migliorare», conclude la Ganz. «Non c’è una situazione di allarme, ma la cartiera ci chiede uno sforzo in più e lo faremo, cercando di capire chi sbaglia e dove per tornare a fare informazione sui corretti conferimenti».

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