Paralizzò il reparto di Pronto soccorso: paziente condannato
BELLUNO. Voleva essere ricoverato. A tutti i costi. A forza di insistere, è finito a processo per interruzione di pubblico servizio e ingiurie nei confronti della dottoressa del pronto soccorso Gabriella Guerriero. Il napoletano Pasquale De Rosa è stato condannato a venti giorni di reclusione dal giudice Berletti per il reato più grave, mentre quello di ingiuria è stato nel frattempo depenalizzato, di conseguenza non poteva che scattare una sentenza di non doversi procedere.
La notte dell’Epifania di cinque anni fa era stata molto movimentata, nel pronto soccorso dell’ospedale San Martino. A una certa ora si era presentato De Rosa, che aveva tenuto fin da subito un atteggiamento minaccioso nei confronti dei sanitari di servizio. Voleva essere per forza ricoverato, in quanto sosteneva di stare male. La dottoressa, invece, non ne ravvisava la necessità, ma a nulla sono valsi i suoi tentativi di convincere l’uomo a tornare a casa, dopo gli accertamenti medici eseguiti e le rassicurazioni sulla sua salute. Il paziente è diventato talmente insistente da bloccare di fatto il regolare funzionamento del reparto. Nel corso del concitato colloquio, tra medico e paziente, sarebbe addirittura partita della saliva. Uno sputo in faccia al medico .
De Rosa era difeso dall’avvocato Zancanaro e per lui la procura della Repubblica aveva chiesto la condanna per il solo reato d’interruzione di pubblico servizio, mentre le ingiurie non costituiscono più un reato dal punto di vista penale. Il giudice ha effettivamente condannato a venti giorni di reclusione. (g.s.)
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