Parcheggi in quota «Via le auto meglio le navette»
AURONZO. La protezione dell’Unesco è compatibile con i grandi parcheggi ai piedi delle Tre Cime di Lavaredo o con quelli di Malga Ciapela?
Assolutamente no, a sentire gli alpinisti e gli ambientalisti di Mountain Wilderness che in tre giorni hanno percorso in lungo e in largo il Sassolungo per sollecitare alla Fondazione Unesco il suo inserimento tra le aree di salvaguardia, insieme all’intero Gruppo del Sella.
E ancora: per quanto altro tempo l’Unesco permetterà che del patrimonio dell’umanità continuino a far parte quei 7 chilometri di tornanti che si snodano dal lago di Misurina fino alle Tre Cime e che sono percorsi da centinaia d’auto al giorno?
«Sono un po’ meno auto del solito, adesso, a causa della crisi» precisa il sindaco di Auronzo, Daniele Larese Filon.
Ieri, a conclusione della ricognizione intorno al Sassolungo, il popolo di Mountain Wilderness ha citato anche questi esempi per spiegare ciò che non va delle azioni di tutela del patrimonio Unesco.
«Sollecitiamo provvedimenti precisi – ha detto, a nome di tutti, il portavoce Gigi Casanova -, come peraltro era stato preannunciato la primavera scorsa in un convegno a Sedico, per la sistemazione del park alle Tre Cime e di quello cementificato di Malga Ciapela, sotto la Mamolada».
Per quanto riguarda in particolare Auronzo e le Tre Cime, il movimento ambientalista chiede che siano presto recuperate aree di sosta a valle, quindi intorno a Misurina, e che si ridimensioni radicalmente la possibilità di portare l’auto in quota.
«Provvidenziale sarebbe la chiusura totale della strada di accesso, istituendo delle navette che portano i villeggianti in alto – insiste Casanova -. Ci rendiamo conto degli interessi economici in ballo, specie per il Comune di Auronzo, ma dovremmo necessariamente accontentarci del pedaggio su navette, per evitare d’incorrere in sanzioni da parte dell’Unesco».
Casanova dice, al riguardo, di essere “molto fiducioso”, perché la nuova presidenza della Fondazione, è partita col piede giusto. Pichler Roller, il presidente appunto, ha fra l’altro inviato una rassicurazione a Mountain Wilderness radunatasi ieri al passo Rolle per concludere il suo giro.
E cioè, come ha auspicato il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, sia il Sassolungo che il Sella saranno inclusi fra le montagne da proteggere. Ci sono numerosi impianti, in zona, per cui da salvaguardare ci sarebbe assai poco. Invece no, obietta Casanova: la rete impiantistica va razionalizzata, quindi in parte ridotta e resa più efficiente. Non solo, ci sono edifici obsoleti, alcuni addirittura cadenti, che devono essere abbattuti e, se necessario, ricostruiti ma con parametri di maggiore rispetto del contesto ambientale.
Prospettiva, questa, che a dire di MW riguarda anche Arabba, Porta Vescovo ed altre situazioni in provincia di Belluno.
Intanto, però, l’urgenza riguarda malga Ciapela, da una parte, e soprattutto, le Tre Cime di Lavaredo dall’altra. Il sindaco di Auronzo non nasconde la sua preoccupazione: però – insiste il portavoce del movimento ambientalista – almeno bisogna cominciare a discutere, a confrontarsi.
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