Parcheggio a Case Bortot via ai lavori per riaprirlo

La Provincia ha affidato l’incarico per la sistemazione della parete che frana L’area di sosta, chiusa dal 23 settembre, tornerà agibile entro qualche settimana

BELLUNO. L’attesa è finita: il parcheggio a Case Bortot riaprirà entro qualche settimana. La Provincia, infatti, ha dato il via ai lavori per la sistemazione della parete rocciosa dalla quale, il 23 settembre, era precipitato un masso che era piombato fra due auto, danneggiandole. Da allora il parcheggio è chiuso, perché si temevano nuovi distacchi, e sono state molte le lamentele perché si tratta dell’area di sosta principale per chi si avventura sulla Schiara. Ma la situazione sta per sbloccarsi.

«La Provincia ha affidato con incarico diretto i lavori per il disgaggio e per la posa di reti corticali, ossia quelle aderenti alla parete», spiega l’assessore comunale alle manutenzioni Biagio Giannone. «L’intervento costerà 37 mila euro (a carico della Provincia, ndr) e prevede anche la rimozione dei massi pericolanti a monte e la pulizia del versante. I lavori inizieranno non appena le condizioni meteo lo permetteranno e dureranno 28 giorni».

Dopo la demolizione e il disgaggio pesante delle masse precarie poste nei pressi della nicchia del crollo risalente al 23 settembre, saranno rimosse le lastre rocciose precarie presenti attorno alla nicchia, quindi si procederà al consolidamento delle zone più fragili con la posa, in aderenza alla parete, di una rete metalli. Ad occuparsi dell’intervento sarà la ditta MG Disgaggi di Mel. Terminato questo lavoro, l’Unione montana bellunese realizzerà una nuova struttura paramassi. Costerà 50.800 euro, 8.800 li metterà il Comune, 42 mila l’Um.

Installata anche quest’opera, si potrà riaprire alla sosta il piazzale. «In questo periodo ci sono state numerose polemiche che hanno riguardato la zona e la chiusura del parcheggio», sottolinea Giannone. «Il problema sicurezza era però evidente: lo hanno evidenziato i sopralluoghi effettuati dai geologi, lo confermano i lavori messi in cantiere dagli enti. Non si possono sottovalutare i pericoli».

Nel territorio della Schiara il Comune di Belluno crede fortemente: «È una zona importantissima per lo sviluppo turistico: è la porta sul Parco Nazionale Dolomiti bellunesi, fa parte del patrimonio dell’umanità Unesco, ha una ricettività forte grazie alla formula dell’albergo diffuso», conclude l’assessore. «Il turismo è una parte fondamentale della nostra economia, e per valorizzare il territorio intorno alla Schiara appronteremo, con il supporto dell’Unione Montana, nuove soluzioni per migliorarne e potenziarne il richiamo».

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