Parco avventura e nuove attrazioni: il Nevegal punta tutto sulle famiglie
BELLUNO
Il target del Nevegal sono le famiglie. E su di loro punta il Comune per rilanciare il colle e dare quei servizi che altrove, anche a pochi chilometri di distanza, sono la norma. In programma c’è un bando per sostenere imprenditori e operatori nei progetti in grado di attirare sul Nevegal le famiglie. Come il Parco Avventura, chiuso da tre anni, ma anche per pensare ad attrazioni innovative. I soldi ci sono: la variazione al bilancio che sarà discussa domani in consiglio comunale è in gran parte imperniata proprio sul Nevegal.
Inaugurato nel 2011, ai tempi della Nis, oggi il Parco Avventura non esiste più. La tempesta Vaia ha dato il colpo di grazia ad un’area che aveva già bisogno di manutenzioni, e che Alpe non ha più ripristinato. Il Comune non può metterci mano, perché il terreno è privato, ma può dare un sostegno a chi sta pensando di rimetterlo in funzione.
«L’idea è quella di lanciare un bando al quale potranno partecipare associazioni e operatori», spiega l’assessore allo sport Marco Bogo. «Ci sono varie attrazioni che si possono installare, il Parco Avventura è solo un esempio». Il Comune contribuirebbe con 60 mila euro, cifra che è stata messa a bilancio proprio per questa iniziativa e che proviene dalle somme incassate dalla vendita del legname schiantato.
«L’obiettivo è attirare le famiglie sul Nevegal», conclude Bogo. E dare loro qualcosa in più del parco giochi (frequentatissimo) al camping Miari.
Dal Nevegal si possono vedere tre siti Unesco: le Dolomiti, le colline del prosecco, Venezia, nelle giornate più limpide. Partendo da questo presupposto, l’assessore al turismo Yuki d’Emilia sta costruendo l’idea di un percorso tematico che si svilupperebbe dalla Faverghera alle Creste e che permetterebbe di ammirare, appunto, i tre siti Unesco. «Abbiamo coinvolto anche la Provincia per verificare la possibilità di realizzare un secondo balcone panoramico che guardi a sud», spiega d’Emilia. Che ha allargato l’orizzonte, pensando anche a percorsi naturalistici, per famiglie, legati al benessere come quelli sensoriali. «Sono progetti dai costi contenuti, che funzionano dove vengono realizzati», continua.
Anche i percorsi tematici potranno essere finanziati dal bando che il Comune lancerà e tutte queste iniziative rientrano in un progetto complessivo che immagina il Nevegal di domani. «Stiamo cercando di chiudere un accordo di programma con i Comuni di Ponte nelle Alpi e Limana, l’Unione montana, la Provincia ed eventualmente la Regione», conclude d’Emilia, «al fine di mettere all’interno di un’unica cornice tutte queste idee». —
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