Parco del Piave da salvare nasce il comitato per raccogliere fondi

ALANO DI PIAVE. «Ricostruiamo il parco del Piave di Fener». È l’obbiettivo che si è imposto il neo nato comitato “Salviamo il parco del Piave”, formato dai volontari della varie associazioni locali e non solo: Unpli Veneto, Unpli Belluno, Pro loco Fener, AsdPrealpi Rc, associazione Libero Pensiero, Pista Verde, comitato genitori “Schoolfestival”, Festival Reset.
Cuore pulsante della comunità del Basso Feltrino e non solo, il parco è andato distrutto dall’alluvione del 29 ottobre: lo straripamento del Piave ha comportato il trasporto di una quantità stimabile in 600/800 metri cubi di materiale fangoso e detriti, che hanno sommerso tutte le strutture.
Il ritiro dell’acqua, avvenuto in modo graduale, ha lasciato uno strato di materiale depositato alto tra i quaranta e i cinquanta centimetri.
Per far rivivere il parco del Piave è stata così avviata una raccolta fondi assieme ad una campagna di sensibilizzazione verso le istituzioni e il mondo imprenditoriale.
Secondo la perizia effettuata dallo studio Da Corte i danni totali ammontano ad una cifra complessiva di circa 95 mila euro, ma secondo le prime stime ne sarebbero sufficienti 20 mila per “ripartire”, rimettendo così a posto ciò che la natura aveva distrutto in una sola notte.
«Partiamo da una considerazione – spiegano Marco Bollotto e Claudio Dal Canton, promotori del comitato – e cioè che il parco del Piave non è solo un parco e basta. È il cuore pulsante di una intera comunità che conta diecimila persone tra i Comuni di Quero Vas, Alano e Segusino. Si tratta inoltre di una realtà importante per i nostri giovani e per le famiglie che frequentano il sito in occasione di concerti, fiere, manifestazioni scolastiche e sportive. Una realtà distrutta dagli eventi atmosferici del 29 ottobre scorso, e attualmente inservibile. Dopo tre mesi di attesa, di segnali almeno incoraggianti da parte delle istituzioni, abbiamo deciso di rimboccarci le maniche, formando un comitato il cui obbiettivo è dare voce alle esigenze per la risistemazione del sito. Dopo aver fatto realizzare una perizia abbiamo iniziato a ripulire la zona dal fango. Purtroppo però le condizioni sono disastrose e la buona volontà, da sola, non basta. Pertanto chiediamo a tutte le realtà, imprenditoriali e istituzionali che gravitano attorno al Parco del Piave, ma non solo, di contribuire, anche con un piccolo gesto, alla raccolta fondi per la ricostruzione, e di puntare i riflettori su questa nostra martoriata realtà».
«Bastano 20 mila per ripartire – aggiunge Lorenza Segato della Pro loco di Fener – ed essere messi nelle condizioni di organizzare i primi eventi». Concorde anche Silvestro Forcellini di Libero Pensiero, secondo il quale la cifra è il minimo per far funzionare il sito. «Abbiamo già iniziato i lavori di sbancamento del fondo – chiude Michele Dalla Piazza di Asd Prealpi Rc – ma è solo il primo passo di un lavoro che ha bisogno dell’impegno di tutti».
Manifestazioni come lo Schoolfestival di giugno, il Reset e il Campionato Italiano GT di automodellismo telecomandato, rischiano di sparire. Per questo il Ccomitato invita tutti al parco del Piave mercoledì 20 febbraio alle 17 per illustrare lo stato dei luoghi e avviare la raccolta fondi. —
Dante Damin
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