Parco e Fondazione uniscono le forze per l’ufficio turistico

L’ex Iat riapre i battenti nella sede di piazza Duomo Busatta: «Purtroppo non c’è stata continuità con il passato»
Di Valentina Voi
gian paolo perona- perona- apertura ufficio turistico piazza duomo
gian paolo perona- perona- apertura ufficio turistico piazza duomo

BELLUNO. Non sono servite inaugurazioni in pompa magna né affissioni pubblicitarie. Per vedere i primi turisti entrare a chiedere informazioni è semplicemente bastato che l’ufficio turistico di Belluno riaprisse i battenti. È successo ieri, alle 15.30, nella solita sede in piazza Duomo, all’imbocco delle scale mobili di Lambioi.

Un’assenza durata oltre due mesi: lo Iat, gestito fino a quel momento dalla Provincia, aveva chiuso i battenti lo scorso 12 aprile a causa dell’applicazione della legge regionale sul turismo secondo la quale le competenze in materia non sono più in capo all’ente provinciale. Il Comune di Belluno è riuscito a riaprire l’ufficio turistico grazie alla collaborazione con l’ente Parco Dolomiti bellunesi, l’Unione montana Belluno-Ponte nelle Alpi e la Fondazione teatri. Non si tratta di un problema di buona volontà: ad incidere sono i costi del personale necessario per tenere aperto l’ufficio. La Provincia, infatti, ha ceduto le compentenze ma non il personale, destinato ora ad altre mansioni.

«Diamo atto alla presidente Daniela Larese Filon dello sforzo per continuare a garantire la gestione unitaria» spiega l’assessore Maurizio Busatta, presente ieri all’apertura dell’ufficio per limare gli ultimi dettagli operativi, «ma purtroppo non c’è stata continuità». Busatta è molto critico nei confronti della legge regionale sul turismo, una norma che assegna alle Destination Management Organisation (enti a partecipazione pubblica e privata), ai Comuni o alle aggregazioni dei Comuni la gestione del turismo. In attesa della costituzione della Dmo, ancora in itinere, Belluno ha scelto la via dell’aggregazione di Comuni. Altri municipi della provincia hanno invece optato per la collaborazione con i consorzi privati.

Il risultato è che quello che prima era un servizio coordinato a livello provinciale - promuovendo nello stesso spazio tutta la provincia, dal Cadore al Feltrino passando per l’Alpago - ora si traduce in una serie di uffici turistici orientati sulla promozione del territorio che li ospita. A Belluno saranno promossi in particolar modo la città capoluogo, il Parco Dolomiti bellunesi, il Nevegal, la Schiara.

Lo sponsor, d’altra parte, è proprio il Parco che ha deliberato un finanziamento di 11.500 euro a favore dell’Unione montana di Belluno-Ponte nelle Alpi. Una parte di questa cifra, 1.500 euro, è stata destinata all’ufficio turistico di Ponte nelle Alpi, al bivio.

Diecimila euro sono invece stati destinati all’ufficio di Belluno. La gestione operativa è affidata Fondazione teatri che ha assunto una persona alla quale verranno affiancati degli stagisti del Calvi e le maschere della Fondazione pagate tramite voucher. «Terremo aperto fino all’11 ottobre, al termine di Oltre le vette» spiega Renzo Poloni, presidente della Fondazione, «dopo quella data vedremo come proseguire».

L’ufficio sarà aperto al pubblico dal lunedì al venerdì 15.30-19, il sabato 9-12 e 15.30-19 e domenica 9-12. Per il mese di agosto si sta valutando l’apertura tutto il giorno anche durante la settimana. Tutti nuovi anche i recapiti: la mail è ufficioturistico@fondazioneteatri.it, il numero di telefono 334 2813222.

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