Parco senza presidente è finito il mandato di Fiori

Per la nomina del successore che spetta al Ministero, ci vorranno mesi «Nonostante le difficoltà abbiamo fatto partire e concluso numerosi progetti»

FELTRE. Da tre giorni il Parco nazionale Dolomiti Bellunesi è senza un presidente. Il 15 luglio infatti è scaduto il mandato quinquennale di Benedetto Fiori, arrivato a Feltre come commissario il 25 gennaio del 2010 e nominato presidente il 31 maggio. Il consiglio direttivo e la giunta invece continueranno a operare, poiché eletti a gennaio di quest'anno. Per la carica di presidente, l'unica a percepire l'indennità, serve prima la nomina del Ministero dell'ambiente, poi la ratifica della Regione. Insomma ci vorranno mesi. I primi di Fiori sono stati sicuramente i più duri. Prima c'è stata l'assenza di un consiglio direttivo, nominato soltanto ad aprile del 2011. Poi l'indagine sull'allora direttore Nino Martino con l'avvio di un'indagine della Guardia di finanza e la successiva sospensione per due mesi dall'incarico, su ordine dell'autorità giudiziaria. Poi il rientro in servizio con funzioni limitate fino a marzo del 2013, quando l'incarico è decaduto e il posto è rimasto vacante fino a febbraio del 2014.

«Di fatto la struttura è rimasta priva di un direttore dall'agosto del 2011 a febbraio dell'anno scorso, pari alla metà del mio mandato», afferma Fiori, che però rilancia subito: «Nonostante le difficoltà amministrative e organizzative, siamo riusciti a far partire e concludere numerosi progetti». La relazione è stata inviata al Ministero. I passaggi salienti che riguardano il Feltrino sono molteplici. C'è stata l'inaugurazione dell'area ricreativa di Pian Calcina, la sistemazione di Casa al Frassen (prima e unica in provincia ad aver ottenuto la registrazione “Ecolab”), la riapertura del ristorante Antica Torre a Col dei Mich. Gli incontri con le 15 amministrazioni dei rispettivi Comuni del Parco, più altrettanti con le sezioni Cai. L'aggiornamento dei sistemi di qualità. Lo sfalcio dei prati per la conservazione del paesaggio e la biodiversità. Il consolidamento della Carta qualità. L'installazione di webcam nei punti significativi del Parco, accessibili via internet. Tra le ultime, la partecipazione a Expo e la candidatura alla Carta europea del turismo sostenibile. E poi ci sono state le svariate pubblicazioni, le ricerche, l'aggiornamento del sito, le attività tematiche per visitatori e famiglie, il rinnovo di cartelli e cartelloni.

«È stato un quinquennio intenso e difficile, ma siamo riusciti a tutelare la biodiversità, a garantire il mantenimento e la promozione delle attività umane ecocompatibili, a permettere la fruizione turistica rispettosa di questo inestimabile capitale ambientale che ci è stato assegnato».

Francesca Valente

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