Park sotterraneo a Misurina è mobilitazione contro il progetto

Proprietari di seconde case fanno nascere un comitato per dire no all’iniziativa del Comune «È un’assurdità spendere cinque milioni per una struttura utilizzata solo un mese all’anno»

AURONZO. Levata di scudi contro il progetto di un parcheggio sotterraneo a Misurina portato avanti dal Comune con i fondi ex Odi. Nonostante il progetto sia ancora in una fase embrionale il coro dei “No” è già fortissimo ed arriva fino a Venezia, dove nei giorni scorsi è sorto il Comitato per Misurina fondato da Francesca Zucchiatti Schaal, Fabio Padovan e Marco Zucchiatti che ricopre anche il ruolo di responsabile legale dell’assemblea.

«Pur non essendo residenti ci piace definirci turisti speciali di Misurina», spiega Francesca Zucchiatti Schaal, «sono quarant’anni che il lago di Misurina rappresenta la nostra seconda casa, abbiamo anche acquistato una proprietà dove trascorrere le vacanze».

Ad oggi il Comitato per Misurina accoglie tra le proprie fila un numero in costante crescita di sostenitori, «alcuni dei quali anche residenti», prosegue la Zucchiatti Schaal, «un segnale che consideriamo importantissimo perché il territorio finalmente ha recepito il messaggio e le reali intenzioni della nostra battaglia».

Battaglia che ruota attorno al futuro parcheggio sotterraneo che sorgerà a Misurina, per il quale l’amministrazione comunale è prossima a presentare il progetto definitivo grazie al sostegno dei fondi ex Odi, utili a finanziare interamente un’opera che avrà il compito di risolvere il problema della sosta selvaggia lungolago.

«Ma si tratta di un’opera dal costo esorbitante, cinque milioni di euro, e dai risultati dichiaratamente disastrosi sotto tutti i punti di vista», tuona la Zucchiatti Schaal. «Spendere cinque milioni di euro per un mega parcheggio che sarà utilizzato un solo mese all’anno e che per nove mesi abbondanti sarà praticamente vuoto ci sembra un’assurdità. Quei soldi potrebbero invece tornare utili per migliorare la ricettività turistica di Misurina che oggi verte in una situazione disastrosa oppure riqualificare gli impianti sciistici. Altro spunto di riflessione riguarda l’impatto ambientale. Perforare una montagna proprio sotto la Forcella Popena è una iniziativa che sicuramente si porterà dietro rischi enormi sotto il profilo idrogeologico. Ci sembra un progetto folle».

«Misurina è apprezzata in tutto il mondo», spiega, «perché è rimasta costantemente al riparo dalla speculazione edilizia e noi intendiamo vigilare affinché questo non avvenga proprio adesso. Non vorremmo che dietro questo parcheggio ci sia un progetto più ampio che mira a sacrificare l’area di Misurina per qualcosa di cui al momento siamo tutti all’oscuro. È per questo motivo che abbiamo chiesto di visionare il progetto ma ci è stato negato. Vorremmo incontrare il sindaco di Auronzo ma anche da questo punto di vista non abbiamo ricevuto nessuna risposta. Di certo non ci arrenderemo e proseguiremo la nostra battaglia per difendere Misurina dal cemento».

Gianluca De Rosa

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