Parroco fermato in stato di ebbrezza
FELTRE. Il parroco in stato di ebbrezza. Mentre era alla guida della sua autovettura. Nei mesi scorsi, c’è un controllo da parte delle forze di polizia, sulle strade del Feltrino e l’etilometro dice che può scattare l’articolo 186 del Codice della strada. Il sessantenne S.C. dovrà risponderne presto, al tribunale di Belluno: non si sa di preciso quanti grammi di alcolici ci fossero per litro di sangue. Può anche darsi che siano pochissimi, ma basta più di 0,5 e non oltre 0,8, per far scattare un’ammenda da 527 a 2.108 euro e la sospensione della patente da tre a sei mesi. Tra 0,8 e 1,5, ci sono un’ammenda da 800 e 3.200 euro, l’arresto fino a sei mesi e e la sospensione da sei mesi a un anno. Infine, per un tasso alcolemico superiore a 1,5, l’ammenda sale da 1.500 a 6.000 euro; l’arresto diventa da sei mesi a un anno e la sospensione da uno a due anni. Diverso e più grave il discorso, in caso di incidente stradale. Ma lui nega con grande determinazione che tutto questo sia mai successo. Dal numero telefonico della canonica della parrocchia, che gestisce ormai da qualche anno riesce soltanto a dire: «Non lo so, non mi risulta. Mi stia bene». Clic.
Il prete è molto conosciuto in tutto il Feltrino, non solo per la sua attività pastorale molto vivace e in grado di attirare sia critiche radicali che grandi approvazioni, ma anche per le sue originali simpatie politiche. Legittime, ci mancherebbe altro, ma un po’ controcorrente per un uomo di chiesa. E poi ha fatto a lungo l’insegnante di religione alla scuola media Rocca di Feltre. Dove più di qualcuno ricorda un episodio, già finito sui giornali: uno studente di seconda l’aveva insultato e lui aveva risposto con uno schiaffone, prima di licenziarsi e rinunciare al suo incarico di docente, non certo di parroco di montagna: «A scuola mi possono anche sostituire con un altro», aveva detto, «mentre in parrocchia no di sicuro».
Ultimamente c’è un altro caso, che lo riguarda da vicino. In città, i suoi parrocchiani sanno che ospitava in canonica una donna e la figlia di dieci anni e le avrebbe allontanate entrambe in malo modo. Quando poi sul posto sono arrivati i carabinieri, avrebbe trattato male anche loro. Ma qui le indagini da parte dei militari dell’Arma sono ancora in corso e la Procura della Repubblica di Belluno sta sempre aspettando i risultati di questa loro attività. Solo in quel momento, ci potranno essere un’eventuale richiesta di un rinvio a giudizio da parte del pubblico ministero che coordina le indagini e un’udienza preliminare, nella quale scatteranno o il rinvio a giudizio o l’archiviazione.
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