Parte di Cortina ancora al freddo, i lavori dovrebbero finire in giornata

Il danno alla condotta del gas ad Acquabona è stato riparato ma gli allacciamenti vanno eseguiti singolarmente 

CORTINA

Ancora al freddo ieri i cittadini di Cortina. Sono riprese a pieno ritmo, ieri mattina, le operazioni di ripristino e di messa in rete del gas a servizio del comune di Cortina, condotta gravemente danneggiata martedì mattina da una ditta che, in zona Acquabona, stava eseguendo lavori per conto dell’Anas. Dopo l’incidente Bim Belluno Infrastrutture, si è attivata per ripristinare l’erogazione del gas metano, per limitare il più possibile i disagi e già da martedì sera alcune utenze collegate alla media pressione, tra cui l’ospedale, la casa di riposo, gli edifici scolastici e diversi hotel erano stati riallacciati. Le operazioni che hanno visto in campo una quarantina di operai e vari tecnici sono riprese ieri all’alba e proseguite sino a sera.

«Nonostante la gravità del danno», spiegano dalla società, «e la delicatezza dell’intervento di riparazione eseguito in tempi record, l’impiego di squadre specializzate ha consentito di contenere i disagi». Per i residenti non son mancati i disagi. Le gelide temperature esterne hanno reso difficile stare in casa per chi si scalda con i termosifoni. Chi aveva le stufe a legna non ha subito freddo, gli altri si sono attrezzati con stufe elettriche o a gas. La maggior parte dei cittadini non ha potuto cucinare, e mancava l’acqua calda in tutte le abitazioni alimentate dal gas metano. Per aiutare i cittadini l’Amministrazione comunale ha aperto le porte della casa di riposo e del centro diurno, fra i primi ad essere ricollegati martedì.

«Il disagio è importante», dichiara il sindaco Gianpietro Ghedina, «e quindi ci siamo mossi mettendo a disposizione la casa di riposo sia per quanto riguarda il centro diurno che può accogliere chi vuole mangiare un pasto caldo e passare la giornata al caldo, sia per quanto riguarda la parte notte, se eventualmente ci fosse bisogno di dormire al caldo. Considerando anche le temperature esterne è chiaramente un grande disagio dover stare in casa per tutti coloro che non hanno stufe a legna o stufe elettriche e quindi abbiamo aperto le porte della casa di riposo. I tecnici sono la lavoro e speriamo che riallaccino tutti il prima possibile. Per quanto riguarda le utenze private, essendo un lavoro piuttosto impegnativo in quando bisogna che il tecnico vada a chiudere ed aprire la valvola dopo le verifiche ad ogni singola utenza, e stiamo parlando di circa 1800 utenze, c’è sicuramente il rischio che i lavori proseguano anche nella giornata di giovedì».

Ieri mattina sono stai allacciati anche gli alberghi. «Avevamo chiesto di allacciare il prima possibile le strutture alberghiere per limitare anche il danno di immagine e i disagi», spiega Roberta Alverà, presidente degli Albergatori di Cortina, «e mercoledì mattina hanno provveduto. È stato un problema sicuramente per tutti, ma per fortuna non è il periodo di Natale, se fosse successo la settimana prossima sarebbe stato un danno immane». Ora l’augurio unanime è che al cantiere si presti attenzione ai tubi. Non è infatti la prima volta che viene trivellato un tubo del gas nella zona di Acquabona.

Nel giugno nel 2017 era successa la stessa cosa, sotto la discarica di Pies de Ra Mognes, tra Acquabona e Dogana Vecchia. All’epoca la strada Statale di Alemagna rimase chiusa per tutta la giornata, martedì solo due ore. Per chi, martedì, si è visto costretto a transitare per il passo Tre Croci ed Auronzo non sono mancati i fastidi. Sulla Regionale 48 il traffico, complici vari tir e corriere, era particolarmente intenso. —
 

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