Parte la Settimana delle cultura cadorina

Da domani al 14 incontri, presentazione di libri e musei aperti per l’iniziativa rilanciata dalla Magnifica comunità

PIEVE DI CADORE. Il Cadore apre al pubblico i suoi inestimabili tesori, testimoni di una storia importante e da valorizzare. E propone esposizioni, conferenze e pubblicazioni di approfondimento sui temi di interesse locale, aperture straordinarie dei musei, visite guidate in alcuni gioielli artistici del territorio.

È conto alla rovescia per la quinta edizione della Settimana della cultura cadorina. La rassegna prende il via domani e vedrà una decina di giornate costellate di eventi, fino alla chiusura di domenica 14 maggio. L’iniziativa è organizzata dalla Magnifica Comunità di Cadore, «ma il lavoro di rete è fondamentale», mette in risalto il presidente, Renzo Bortolot. «Numerose sono infatti le collaborazioni con enti e istituzioni del territorio: in primis la Rete museale Cadore Dolomiti, ma anche Provincia di Belluno, Fondazione Centro Studi Tiziano e Cadore, Gal Alto Bellunese, Società filologica friulana, Gruppo archeologico cadorino, Regione Veneto». «L’evento era partito nel 1998, istituito dal Ministero dei beni culturali», ricorda Bortolot. «Nel 2013 fu poi sospeso, la Magnifica ha voluto portarlo avanti e rilanciarlo, abbinando la cultura ad altri aspetti del territorio. A maggio non siamo ancora in stagione turistica, ma questa settimana è un’occasione interessante per far scoprire il Cadore, nei suoi aspetti più inediti, anche ai cadorini. Oltre che per far conoscere il territorio al di là dei confini provinciali».

Tantissimi gli appuntamenti in calendario. La Magnifica aveva lanciato come tema quello della montagna. Ma gli eventi proposti hanno un raggio molto più ampio. Si comincia domani, alle 20.30, nella sede della Magnifica, con la presentazione del volume “Diario clandestino del prigioniero 01603 nell’oflag 83 di Wietzendorf e documentazione del campo”, a cura di Giovanni Monico. Una storia toccante che narra l’esperienza di Monico stesso, soldato prigioniero nei campi di concentramento.

Sabato doppio appuntamento: alle 16, sempre nel palazzo della Magnifica, sarà presentato il volume “Matteo Fiori, il cercatore di orizzonti”; alle 18, nella sala dell’Unione Montana Centro Cadore, a Calalzo, “Lungo la linea del fronte: militari e civili sulle Dolomiti nella Grande Guerra”, alla presenza di uno dei due autori, Giovanni De Donà, che ha curato il volume insieme a Giuseppe Teza.

Spazio all’arte contemporanea domenica, alle 17, quando nella sala espositiva della Magnifica verrà illustrato il volume della comeliana Michela Ianese, “Niente e così sia”, arricchita dall’esposizione di opere esposte di recente dall’artista al Louvre.

«Da non dimenticare la collaborazione con la Società filologica friulana, con cui per il terzo anno organizziamo un convegno e che, parallelamente a noi, porta avanti la Settimana della cultura friulana», ricordano Matteo Da Deppo, responsabile della Rete museale cadorina, e Iolanda Da Deppo, del Gal Alto Bellunese. «“Percorsi artistici tra Cadore e Friuli" dà appuntamento sabato 13 maggio, alle 14.30, nella sala polifunzionale di Vigo». Da segnalare, venerdì 12 alle 20.30, la presentazione del libro di Giuseppe Mendicino “Mario Rigoni Stern. Vita, guerre, libri”, la prima biografia completa dello scrittore di Asiago. Il programma completo della quinta Settimana della cultura cadorina è disponibile sul sito www.magnificacomunitadicadore.it.

Martina Reolon

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