Partita la nuova seggiovia: «Ora l’innevamento»

Si è svolta ieri a mezzogiorno al rifugio Padon l'inaugurazione dei nuovi impianti dopo la valanga dello scorso febbraio

ROCCA PIETORE. «Dopo seggiovia e sistema antislavine, adesso occorre pensare a un nuovo impianto di innevamento».

Si è svolta ieri a mezzogiorno al rifugio Padon l'inaugurazione dei nuovi impianti di risalita nel comprensorio sciistico del passo Padon dopo i lavori durati sette mesi resi necessari dalla valanga che il 2 febbraio scorso si era staccata dal Laston di Serauta e aveva travolto due rifugi devastando la seggiovia Capanna Bill-Rifugio Padon e la sciovia Val Arei 2.

Una cerimonia semplice iniziata con la benedizione del parroco di Rocca Pietore don Franco Decima, proseguita con il brindisi e il buffet al rifugio e con alcuni interventi. Oltre al sindaco di Rocca Pietore, Andrea De Bernardin, e a presidente della Padon spa Tullio Pitscheider, erano presenti i sindaci di Alleghe, Siro De Biasio, e di Livinallongo, Leandro Grones, e vari rappresentanti del mondo degli impianti di risalita e della promozione turistica (Dolomiti Superski, Impianti a fune Val Gardena, Società incremento turistico Canazei, Cortina Turismo, direzione impianti a fune della Regione e della Provincia, Anef Veneto).

Per primo è intervenuto Pitscheider spiegando che la volontà della società è di fare di tutto perché la zona riprenda un po' di quota e di nome dopo le due sfortunate stagioni invernale ed estiva. Il presidente di Padon spa ha sottolineato il notevole impegno profuso dalla società e ha ringraziato tutti coloro che hanno dato dei contributi, in primis il Comune e la Regione. In Marmolada sono infatti stati investiti 2,5 milioni di euro: un milione arrivato dalla Regione passando per il Comune e il resto messo dalla società.

Di questi soldi, 1,6 milioni di euro sono stati impiegati per il nuovo sistema anti-valanghivo di caratura internazionale. Si tratta di 18 punti di ancoraggio e 14 esploditori O'Bellx di ultima generazione sistemati a protezione delle piste.

Il sindaco De Bernardin, però, pur esprimendo la sua soddisfazione per il risultato raggiunto, guarda avanti, verso nuovi obiettivi. «Bisognerà fare un tavolo serio di discussione sulle cose necessarie per coprire alcune mancanze» ha detto «su tutte l'impianto di innevamento perché quello attuale è insufficiente per garantire la neve artificiale quando non c'è quella naturale. Non so fin dove il Comune potrà essere d'aiuto, ma so per certo che abbiamo la possibilità di essere il fulcro di molte decisioni che mettano in sintonia la funivia Marmolada e la Padon». (g.san.)

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