Partiti i migranti dell’ex pretura Arrivarono tra le polemiche
AGORDO
Le lacrime di uno dei ragazzi che non voleva andare via sono la testimonianza di come la comunità di Agordo ha saputo accoglierli dimostrandosi migliore di quello che sui social qualcuno vorrebbe farla apparire».
Il sindaco di Agordo, Sisto Da Roit, fissa in un’immagine il bilancio dell’esperienza che ha visto il Comune in collaborazione con la cooperativa Blhyster di Belluno gestire l’accoglienza dei migranti da maggio 2017 a qualche giorno fa nell’ex pretura. Domenica, infatti, la permanenza ad Agordo di quattro delle sei persone è terminata.
«Il numero dei migranti è calato anche nella nostra provincia – dice Sisto Da Roit – pertanto nel nuovo bando fatto dalla Prefettura quelli rimasti sono stati assegnati alle nuove cooperative aggiudicatarie e ridistribuiti sul territorio. Da Agordo sono andati via tutti».
A maggio 2017 erano arrivati in sei: Sayed, Robin, Yasin, Nasirudin, Aziz e Yaya (l’ultimo del Senegal, gli altri del Bangladesh). Due erano poi usciti dal programma in quanto avevano ottenuto il permesso di soggiorno. «Ora – dice Da Roit – uno ha trovato impiego ad Agordo e resterà a vivere in Agordino, gli altri sono stati trasferiti a Sedico e so che due lavoreranno in una cooperativa durante l’estate».
Agordo era stato l’unico a dissociarsi dal “no” con il quale gli altri Comuni agordini aveva risposto, anche sulle tv nazionali, alle richieste della Prefettura per l’accoglienza. Lo aveva fatto chiedendo garanzie. Più di un anno dopo il bilancio è positivo.
«Abbiamo colto una sfida – dice l’assessore al sociale, Nadia Dell’Agnola – che a suo tempo non aveva trovato tantissima condivisione nell’Agordino. Yasin, Yaya, Abu, Nazir, Aziz e Robin hanno però saputo rendersi utili ad Agordo con piccoli lavori di manutenzioni come ad esempio tinteggiature di ringhiere, sfalcio prati e campo di calcio, raccolta spazzatura ecc. C’è chi ha anche contribuito ad accompagnare i bambini del Pedibus, ricevendo dai nostri piccoli cittadini manifestazioni di simpatia».
«Diciamo grazie – continua Dell’Agnola – alla cooperativa Blhyster che con professionalità si è presa cura dei ragazzi immigrati, favorendo un’ottima integrazione nella comunità di Agordo e soprattutto confrontandosi costantemente con noi. Un ringraziamento va anche alle associazioni e a tutte le persone che hanno contribuito a rendere il percorso davvero positivo».
Giudizio condiviso dal sindaco che elogia i suoi concittadini: «La comunità ha accolto bene i migranti e da parte nostra questo è consolante perché dimostra che il grosso della comunità è migliore di quella parte minoritaria, ma più rumorosa, che sui social vorrebbe darne un’immagine diversa. È una vicenda che dimostra una volta di più come sia meglio prima conoscere le persone, mettendole anche alla prova, e poi emettere giudizi». —
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