Partiti i tirocini nelle fabbriche

La richiesta era stata presentata il 13 aprile, il giorno seguente la sigla dell’accordo sindacale unitario. La notizia era già trapelata la settimana scorsa da parte dell’onorevole Roger De Menech e nei giorni successivi il decreto è stato pubblicato.

La proroga è stata salutata sia dall’azienda che dai sindacati con grande favore, perché in questi ulteriori 12 mesi la proprietà avrà il tempo di dare seguito al proprio piano industriale. Con la speranza, espressa anche dalle parti sociali, di poter recuperare quei 167 esuberi messi nero su bianco all’interno del piano.

Ma l’utilità dell’ulteriore periodo di cassa straordinaria va ravvisata anche nella possibilità per i dipendenti di poter completare i corsi di riqualificazione. «Ad oggi si è concluso il secondo percorso di formazione», precisa Luciano Zaurito, segretario della Uilm. «Ad oggi sono 38 gli addetti che hanno aderito a questi corsi e una sessantina hanno dato la disponibilità a seguire i prossimi».

Si tratta di percorsi teorici di 160 ore, a cui seguono poi quattro settimane di tirocinio in fabbrica. «Soprattutto la parte pratica è molto apprezzata dai dipendenti, perché possono toccare con mano cosa significa cimentarsi in un altro impiego che non sia quello metalmeccanico», spiega ancora Zaurito. «Questi percorsi, infatti, vengono fatti anche su settori che esulano da quelli da cui provengono i lavoratori. E da quello che sappiamo, i tirocinanti stanno lavorando in aziende che comunque hanno necessità di assumere. Quindi, potrebbe accadere che alcuni di questi addetti possono essere assorbiti da queste fabbriche. Ciò significherebbe ridurre il numero degli esuberi per Acc Wanbao».