Partono domani i lavori per fermare la frana di Piei
LAMON. Partiranno domani i lavori per mettere in sicurezza l’abitato di Piei dalla frana che dopo aver iniziato a muoversi già nella primavera del 2014, aveva subito un’accelerazione tra fine 2014 e inizio 2015, sventrando una vecchia casa, trascinando già il versante e creando apprensione tra gli abitanti.
Una serie di micropali collegati a un cordolo di calcestruzzo, intervallati da una barra in acciaio per una lunghezza di 70 metri, alla profondità variabile tra i 10 e i 30 metri in funzione di dov’è la roccia per l’ancoraggio all’interno del pendio: tecnicamente si chiama “Berlinese tirantata” e, insieme a un’opera di drenaggio per portare via l’acqua, è la soluzione studiata dalla Provincia. L’ente ha assegnato l’intervento all’impresa Dolomiti Rocce di Ponte nelle Alpi per un importo complessivo di 304 mila 373 euro, in conseguenza del ribasso d’asta del 16,2 per cento con cui ha battuto la concorrenza delle altre dodici ditte partecipanti alla gara d’appalto.
Domani il via: «L’impresa Dolomiti Rocce Srl, che si è aggiudicata la gara d’appalto indetta dalla Provincia per i lavori di sistemazione di versante e messa in sicurezza dell’abitato di Piei, inizierà le opere relative all’allestimento del cantiere funzionale alla realizzazione della paratia “Berlinese” e dei drenaggi sub-orizzontali», annuncia l’assessore alla pianificazione urbanistica e vicesindaco di Lamon, Mauro Campigotto. «Successivamente alla fase di accantieramento e compatibilmente con le temperature e le condizioni meteo del periodo, la ditta procederà con la realizzazione delle opere. Per consentire il regolare svolgimento dei lavori, si renderà necessario procedere alla disattivazione del sistema di monitoraggio», spiega il vicesindaco, che a nome dell’amministrazione coglie l’occasione «per ringraziare la Provincia la Protezione Civile e quanti, a diverso titolo, hanno contribuito alle fasi di analisi e definizione delle soluzioni tecniche necessarie alla messa in sicurezza dell’abitato, con la speranza che il lavoro svolto possa tradursi nella sicurezza tanto auspicata dagli abitanti e proprietari delle case interessate dalla frana».
«L’augurio», ribadisce Campigotto, «è che l’intervento possa dare alle persone quella tranquillità che si aspettano che si meritano».
Raffaele Scottini
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