Pascoli, una via tra buche e frane
BELLUNO. Maculata più che dissestata. Non c’è un cartello stradale adeguato alla comunale dei Pascoli di Bolzano. Fosse un’opera d’arte, bisognerebbe istintivamente attribuirla a un macchiaiolo, ma per la decina di famiglie residenti e votanti è un disagio quotidiano. Tanto più che il Comune non ha ancora pensato a spalmare un asfalto definitivo. La vista da lassù spazia dal Tomatico al Serva, ma per arrivarci una litania di tornanti, uno più sconnesso dell’altro.
Oltre il cimitero, dove la strada si biforca, all’altezza di un capitello in fase di restauro il transito diventa un’avventura: «Noi dobbiamo viverla ogni giorno, anche solo per andare al lavoro», sospira Cristina Gritti, una delle residenti, con gatti e cane compresi nella famiglia, «quello che ci preoccupa di più è la totale assenza di risposte da parte dell’amministrazione comunale, che non ci ha mai inclusi nel programma delle asfaltature. Fino a località La Fossa, la situazione sta diventando insostenibile e nessuno che abbia dato non solo delle risposte scritte, ma anche solo a voce alle nostre richieste. Chissà quante volte ho chiesto un appuntamento al sindaco Jacopo Massaro e non sono mai stata ricevuta, anche dal vicesindaco. Ho tentato di contattarlo sul suo profilo Facebook, ma anche qui non ho avuto alcun riscontro positivo: assolutamente nessuna risposta, quasi che i cittadini dei Pascoli non contassero niente. Eppure votiamo anche noi per le amministrative. Anche per le prossime, premesso che il nostro peso politico è quello che è».
Poche centinaia di metri più a valle, qualcosa di buono è successo. Ad esempio, è stata risolta la lunga questione del marciapiede: «Grazie all’impegno del consigliere comunale Roberto De Moliner, i cui interessi evidentemente non raggiungono le nostre abitazioni. Noi ci sentiamo del tutto esclusi dalle politiche della città e delle sue frazioni e non possiamo certo continuare a sentirci dire che bisogna aspettare i soldi degli Usi civici, perché quelli sono riservati ai lavori pubblici e qui si parlerebbe di semplici manutenzioni».
De Moliner annuncia: «Sto lavorando per arrivare a una soluzione entro il prossimo anno. Venti o trenta mila euro dovrebbero bastare, se i lavori saranno delegati all’Unione montana. Ho già fatto un sopralluogo con l’assessore comunale Albano Reolon e stiamo discutendo soprattutto su due punti».
Gigi Sosso
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