Pasqualotto corre: «Scriviamo il domani»

Lentiai. L’ex presidente del Comitato No Depuratore lancia la sfida allo scranno più alto del municipio

LENTIAI. “Lentiai scriviamo il domani”. È un libro aperto, con tre puntini di sospensione il simbolo usato da Gino Pasqualotto e dalla sua lista per concorrere alle comunali 2014.

Una lista formata da giovani e da tre dei quattro consiglieri uscenti di minoranza, dove non compare l’attuale capogruppo di opposizione Flavia Colle.

Accanto a Daniele Dalla Zanna, Michela Costa e Alex De Boni, ci sono Melissa Berton, Roberto Dalle Mule, Denis Masoch, Fausto Paganin, Giovanni Schenardi, Marta Tres e Evaristo Vello.

Per Pasqualotto è un ritorno all’attività amministrativa che aveva iniziato con le amministrazioni Bortolini e lo aveva visto impegnato, tra l’85 e il ’95 come assessore all’urbanistica e all’ambiente del comune.

Di recente Pasqualotto è stato anche presidente del Comitato “No al depuratore”, carica lasciata proprio per iniziare l’avventura di candidato sindaco.

Un programma corposo, quello presentato dalla sua lista e in cui «avremo particolare cura per il sociale seguendo gli indirizzi della Regione come ad esempio l’assistenza a domicilio», spiega Pasqualotto. Sul fronte opere pubbliche c’è la volontà di ripensare agli edifici di proprietà comunale. «La nostra tendenza sarebbe quella di mantenere al servizio della comunità edifici di proprietà comunale come ad esempio le ex scuole di Villapiana e l’ex cinema Verdi», spiega Pasqualotto, «nei limiti del possibile vorremmo recuperarle e ripensare un loro uso come quello di social housing per le ex scuole di Villapiana».

Spazio anche ai giovani. «Vogliamo cercare di fare il possibile per mettere in contatto i giovani con il mondo imprenditoriale», continua Pasqualotto, «mettere insieme un servizio di co-working, di condivisione e comunicazione».

«Altra cosa a cui teniamo», continua Pasqualotto, «è la promozione del territorio. Vogliamo valorizzarlo perché ha un notevole patrimonio artistico. A Lentiai c’è però carenza di posti letto e vorremmo, in collaborazione con le associazioni, mettere in moto un circuito virtuoso, anche per accedere a finanziamenti e fare turismo».

Chiara, vista la recente carica di presidente del comitato No depuratore, la contrarietà al progetto che riguarderebbe l’ex San Marco. «Siamo contrari alla privatizzazione del depuratore pubblico», spiega Pasqualotto, «ma siamo contrari anche al fatto che venga collegato al nuovo e di fatto venga privatizzato. Siamo contrari alla piattaforma per il trattamento dei rifiuti speciali perché non sono esclusi anche rifiuti pericolosi e tossici. Inoltre l’opera sorgerebbe vicinissimo alle abitazioni, alle scuole di Villpaiana, a una zona Sic e Zps». (va.da.)

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