Passerella di Igne, i residenti: «Servono lavori di manutenzione»

Le richieste dei residenti della frazione al sindaco Padrin. «Dopo 40 anni bisogna sostituire le tavole e le reti»

LONGARONE. I residenti di Igne prendono carta e penna per scrivere al sindaco Roberto Padrin a proposito dei problemi della frazione, in particolare per quanto riguarda le manutenzioni.

Il documento è stato redatto dal gruppo volontari Igne con il presidente René Riccobon che parte parlando della passerella: «Quest’opera – scrive Riccobon – è diventata il nostro simbolo e anche meta turistica ma necessita a nostro avviso di una manutenzione periodica. L’ultima è stata fatta nel 1993 ed è stata molto superficiale. Oggi, dopo oltre 40 anni, necessita a nostro avviso di una sostituzione totale delle tavole, la sostituzione delle reti di protezione ed un controllo visivo da parte di un tecnico abilitato delle funi e dove necessario di radiografie. Questo per garantire un futuro alla struttura anche per i prossimi anni».

«Chiediamo inoltre – continua il documento – di mettere a disposizione del nostro gruppo i locali dell’asilo nuovo per poter concentrare tutti i nostri materiali in un unico sito e poter usufruire della sala per eventuali feste. Oggi i nostri materiali sono distribuiti in vari posti e questo ci crea dei problemi logistici. La frazione necessita di una sistemazione della pavimentazione dall’entrata del paese al campo sportivo, quest’ultimo tratto è in condizioni precarie con il rischio di danneggiare le auto Chiediamo non le solite toppe che durano pochi mesi ma un lavoro che sia duraturo nel tempo».

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«Per quanto riguarda la ex latteria è uno stabile del quale non si conoscono i veri proprietari, è in condizioni fatiscenti e soprattutto pericolose, a nostro avviso necessita con urgenza almeno di una messa in sicurezza. Infine la strada bus le Val. Sarebbe utile infatti la realizzazione di una strada che dal tornante di “campanon” raggiunga il campo sportivo. Questo permetterebbe, oltre alla valorizzazione dei terreni adiacenti, lo sfruttamento del campo sportivo per eventi culturali e sportivi senza che ogni volta si debba bloccare un intero paese, e soprattutto in completa sicurezza. Questo darebbe la possibilità a chi abita nella parte nord del paese di accedervi senza dover attraversare l’intero abitato».
 

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