Passi carrai, stangata da Veneto Strade
TRICHIANA. Un duro colpo con bollettini per diverse migliaia di euro. Si è conclusa la procedura di accertamento dei passi carrai lungo la viabilità gestita da Veneto Strade, che in questi giorni sta inviando il conto agli utenti. I primi a ricevere il saldo della sanatoria sono stati i cittadini e le imprese che si trovano lungo il passo San Boldo, a Trichiana, e per alcuni di loro si tratta di una spesa molto rilevante. Chi ha un’attività con un grande piazzale che si immette lungo la sp 638 dovrà pagare oltre 10 mila euro.
A segnalare il problema è stato il sindaco di Trichiana Giorgio Cavallet, che ha raccolto le preoccupazioni dei residenti raggiunti dai bollettini. «Martedì chiederò spiegazioni a Veneto Strade», dice Cavallet, «per capire meglio i termini della tassa, ma poi dovrà essere la politica a mettersi in moto, perché in un periodo del genere non è possibile gravare ulteriormente sui bilanci di famiglie e imprese».
A spiegare di cosa si tratta è il responsabile bellunese di Veneto Strade Sandro D’Agostini: «I passi carrai vanno pagati anche per gli accessi alla rete stradale gestita dalla nostra società. Esistono però numerosi casi di persone o imprese che non hanno mai regolarizzato la loro posizione. Nel 2008 Veneto Strade ha avviato una campagna di sanatoria, invitando chi non era in regola ad aderire. Chi sta ricevendo i bollettini in questi giorni aveva aderito volontariamente, presentando la richiesta con l’istanza di regolarizzazione. In questo momento la questione è stata definita e stanno arrivando le bollette».
In sostanza gli utenti si ritrovano a dover pagare il passo carraio per tutto il pregresso, non solo dal 2008.
«C’è chi ha pagato regolarmente per vent’anni e chi non lo ha mai fatto. Chi, tra questi ultimi, ha aderito alla sanatoria potrà usufruire di un pagamento rateizzato, già contenuto nel bollettino recapitato a casa, ma è anche possibile modificare la rateizzazione», spiega ancora D’Agostini, ricordando che le utenze coinvolte da questa fase sono circa 300 in tutta la provincia di Belluno. Se i bollettini di questi giorni sono una stangata, chi non aderì alla sanatoria rischia di molto peggio. «Terminata questa fase», avverte D’Agostini, «partiranno le regolarizzazioni d’ufficio nei confronti di chi ha un accesso lungo la nostra rete stradale ma non ha mai dichiarato e ufficializzato il passo carraio. Per queste utenze la spesa sarà ancora più elevata, proprio perché non hanno aderito alla sanatoria quando ce n’era l’opportunità».
Irene Aliprandi
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