Passi chiusi sulle Dolomiti, c’è la “Dolomites bikes day”

Il 18 giugno la giornata dedicata alle bici. Grones chiama Bolzano: «Servono queste iniziative, se si vuole fermare le auto»
Di Francesco Dal Mas

BELLUNO. Prove tecniche di (non) chiusura dei passi. Alle Province di Trento e Bolzano, che hanno programmato per l'estate otto giorni di "nuova modalità di accesso" (così è stata chiamata) al Sella, con ricadute sul Pordoi e il Gardena, le Aziende turistiche di Livinallongo-Arabba e dell'Alta Badia, d'accordo con le amministrazioni comunali, rispondono con una “dimostrazione” di come la mobilità sui valichi può essere sospesa per qualche ora, riempiendo il vuoto di auto con un pieno, anzi un pienissimo di appassionati delle due ruote.

Per domenica 18 giugno hanno organizzato il primo “Dolomites bike day”: da Corvara al Campolongo e poi giù verso Arabba e Livinallongo e su fino al Falzarego, da qui svolta a sinistra per il Valparola e giù verso Corvara. L'appuntamento arriva dopo la tappa del Giro d'Italia, a fine maggio, e poco prima di altri due eventi: il 25 giugno, il Sellaronda Bike Day, il 2 luglio la Maratona dles Dolomites. Questi ultimi due appuntamenti sono storici. Del tutto nuovo, invece, il primo.

Si tratta di una manifestazione non competitiva, gratuita e con libero accesso a tutti i ciclisti di ogni livello. Non occorrono, dunque, iscrizioni. Non si paga nemmeno un euro. Proprio per queste caratteristiche sfugge ai vincoli della Provincia di Belluno, accordatasi con gli operatori turistici per due chiusure di passi.

L'anello scelto dagli organizzatori è stato scenario di epiche imprese che hanno fatto la storia del ciclismo. Gli amanti delle due ruote avranno i tre passi a loro disposizione dalle 10 alle 15. Sono attesi 20 mila appassionati. Il percorso fa parte del tracciato della Maratona dles Dolomites e sarà il terreno prediletto per i principali contendenti del 100° Giro d'Italia, con tappa in calendario per giovedì 25 maggio 2017. Il percorso ha una lunghezza complessiva di 51 km e un dislivello di 1.290 metri.

«Non si tratta di una corsa agonistica, quindi è diversa da tutte le altre. L'appassionato arriva e sale in bicicletta all'ora che meglio gli aggrada», spiega Leandro Grones, sindaco di Livinallongo. «Questo, a nostro modo di vedere, è il modo migliore di sostenere il turismo e lo sport davvero ecologici. Ma è anche il modo migliore di tutelare il nostro straordinario paesaggio».

Nell'occasione non vengono coinvolti il Pordoi, il Sella e il Gardena, come accadrà, invece, il 25 giugno ed il 2 luglio. Le organizzazioni turistiche di Livinallongo-Arabba, Cortina e dell'Alta Val Badia stanno predisponendo tutta una serie di eventi promozionali. I Comuni di Livinallongo, Cortina e Corvara si sono resi disponibili per il sostegno.

Nella circostanza verrà attraversato, tra gli altri, un teatro di guerra, con il Col di Lana come montagna simbolo, quindi è evidente che la promozione ne trarrà spunto. «Sarà un evento davvero popolare, cioè di popolo», insiste Grones, «una festa di sport e di cultura, senza dover fare i conti con le strade intasate dai motori, auto o moto che siano».

Grones anticipa che gli operatori turistici avranno tutto da guadagnare da questo e dagli eventi successivi. La stagione si concluderà a settembre, il 17, con un altro giro del genere, nelle vicinanze di San Virgilio di Marebbe, in Val Badia, intorno al Passo delle Erbe.

Grones inviterà a partecipare a questa “festa popolare” anche il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, per dimostrare che le problematiche dei passi si possono affrontare e risolvere con misure soft, senza chiusure prive di alternative e quindi dannose per l'economia delle terre alte. Così, infatti, il sindaco di Livinallongo la pensa a proposito del programma di Bolzano e Trento per lo stop sul Sella. I mercoledì di 8 o 9 settimane rimarranno senza auto, per la parte centrale della giornata? Le alternative? Concerti, i piatti degli chef stellari nei rifugi, escursioni con guida. «Decisamente troppo poco», sospira il sindaco.

Intanto il suo collega di Canazei, Silvano Parmesani, non ha ancora sottoscritto il protocollo. Attende l'esito della commissione consigliare che tornerà a riunirsi giovedì per avanzare proposte alternative di animazione delle giornate green.

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