Patto allentato, nel 2016 tornano le manutenzioni
BELLUNO. Nel 2016 non ci saranno nuovi tagli ai Comuni e comincerà un percorso teso al superamento del patto di stabilità. Che, oggi, blocca milioni di euro, soldi che i Comuni non possono spendere, pur avendoli in cassa. Ma la legge di stabilità getta una luce di speranza sulle amministrazioni: «C'è finalmente il superamento formale, anche se ancora non sostanziale, del patto di stabilità», spiega il sindaco Jacopo Massaro. Che la scorsa settimana ha partecipato all'assemblea nazionale dell'Anci, a Torino, nel corso della quale sono state esaminate numerose questioni legate alla finanza locale.
Oggi il capoluogo deve rinunciare, a causa del patto di stabilità, a 7 milioni di euro. Dall'anno prossimo parte di queste risorse potrà essere utilizzata. Significa, in sostanza, avere a disposizione liquidità per fare le manutenzioni sul territorio, e sulle strade in particolare, settore sacrificato negli ultimi anni a causa dei tagli ai trasferimenti e di una situazione di difficoltà che si sono trovati ad affrontare i Comuni. «Dal 2016 sarà avviato un percorso pluriennale di utilizzo delle risorse che oggi sono bloccate dal patto di stabilità», spiega Massaro. «Potremo usare una quota dell'avanzo di amministrazione e ciò comporterà avere anche meno ansia nel fare le gare (oggi se si ottiene un contributo va impegnato entro il 31 dicembre, altrimenti lo si perde, ndr). Questa operazione, contenuta nella legge di stabilità, riporterà i Comuni italiani ad avere strade normali, cosa che non accade da anni».
La manovra dice che i Comuni potranno spendere quello che hanno in cassa, se hanno un saldo di esercizio almeno a pareggio. «In questo modo non si produrranno più gli effetti distorsivi del passato, per cui alcuni enti spendevano soldi che non avevano, e si libereranno risorse per gli enti virtuosi, come il nostro».
Resta sul tavolo un interrogativo, che riguarda i meccanismi tecnici sugli avanzi di amministrazione: pare che siano agevolati ad usare le risorse i Comuni in dissesto. A Torino il ministro Padoan ha sostenuto che sia necessario un sistema diverso per l'applicazione della nuova norma. Altra notizia che fa guardare al futuro con speranza, è il fatto che nel 2016 lo Stato non farà nuovi tagli ai Comuni. «Anche se può sembrare strano, per noi sindaci è già un risultato, perché ci eravamo abituati a una tragica politica di tagli continui, iniziata parecchio tempo fa e diventata drammatica a partire dal 2012», continua Massaro. Nel 2016, dunque, si potrà contare sulle stesse risorse trasferite nel 2015 (più qualche taglio noto, perché programmato in passato, come quello che serve per finanziare gli 80 euro in busta paga ai lavoratori). La preoccupazione, però, è per i tagli che potrebbero arrivare dalla Regione.
Massaro a Torino ha partecipato a una tavola rotonda sul tema delle riforme degli enti locali. Nel suo intervento, particolarmente apprezzato, Massaro ha parlato di burocrazia, «primo costo per le imprese ma anche per la pubblica amministrazione. Ho lanciato il tema dell'adeguatezza della legge Bassanini, che suddivide il potere politico da una visione tecnica, dicendo che oggi quel sistema non funziona». Massaro ha anche fatto un duro attacco al blocco del turn over, reintrodotto dalla legge di stabilità. Prevede che si possa assumere un dipendente ogni quattro che vanno in pensione. «Elemento da correggere, per non bloccare l'operatività dei Comuni».
Alessia Forzin
Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi