Patto di stabilità sforato «E senza aver investito»
LIMANA. «Lunedì andremo in consiglio comunale a discutere un rendiconto della gestione dell’esercizio finanziario 2015 che presenta un avanzo consistente, ma in cui c’è uno sforamento del Patto di stabilità per 79 mila euro».
Renata Dal Farra, consigliere di minoranza del Comune di Limana, è preoccupata e perplessa.
«Ci sono tanti investimenti non fatti e avere uno sforamento di questo tipo è abbastanza imbarazzante. Oltre che grave. Il Patto non è stato rispettato in modo, sembrerebbe, quasi ingenuo. L’amministrazione dimostra poca lungimiranza e “spregiudicatezza”».
Dalla lettura dei documenti annessi al rendiconto, secondo la Dal Farra, emergono «relazioni in cui ci sono voci poco chiare. Il bilancio sembra in ordine, ma poi vengono fatte alcune considerazioni contrastanti, senza far riferimento allo sforamento del Patto. Quali saranno le conseguenze di quest’ultimo?»
La Dal Farra parla anche della questione del project financing per il cimitero: «Da parte dell’amministrazione c’è una mancanza enorme di trasparenza. Ci aspettavamo di certo che minoranze e cittadini fossero coinvolti sulla questione. Non si capisce poi perché nello statuto della Limana Servizi si parli anche della gestione, in capo a quest’ultima, dei servizi cimiteriali, quando invece rimangono in mano al Comune. Troppe le contraddizioni».
«L’amministrazione sfora il Patto e, tuttavia, si è permessa di stanziare 100 mila euro per costituire la Limana Servizi, che non serviva, visto che la casa di riposo è sempre stata un fiore all’occhiello», aggiunge. «Ci sono poi i 25 mila per “aggiustare” il progetto per la nuova biblioteca, che di fatto era già stato predisposto con Favero. Mi chiedo poi perché Limana abbia stanziato 50 mila euro per l’ingresso in Bellunum: 30 mila in più rispetto a Trichiana, per gli stessi servizi».
Insomma, secondo la Dal Farra le risorse vengono gestite in modo poco oculato. «Anche i cittadini si chiedono il perché», commenta, ricordando che l’amministrazione De Zanet ha rinviato il progetto per il centro medico («tutto era pronto, risorse comprese») e «non ha ancora deciso come aprire i nuovi 24 posti in casa di riposo». «Ci sono poca trasparenza, poco coinvolgimento e poco rispetto del 65% della popolazione che ha votato le tre minoranze», chiosa la Dal Farra. «Invito i cittadini a essere presenti lunedì in consiglio per rendersi conto di come stanno le cose».
Martina Reolon
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