Paura nel lago per un sub di Cencenighe

Ricoverato per accertamenti a Trento il 37enne Gabriele Toffoli, vittima di un incidente in immersione a Riva del Garda
riproduzione video rai servizio recupero sub porto san nicolo
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RIVA DEL GARDA. Un problema all’erogatore. Ci sarebbe un malfunzionamento dell’attrezzatura all’origine dell’incidente che, ieri mattina, ha avuto come protagonista (fortunatamente senza conseguenze serie) il 37enne sub Gabriele Toffoli, di Cencenighe Agordino. Il guasto all’attrezzatura si sarebbe verificato a immersione iniziata da poco (nelle bombole l’ossigeno era ancora al 75%), quando Gabriele e Andrea, l’amico e conterraneo con cui Toffoli si era recato a Riva del Garda per un’immersione di routine sul lago, si trovavano ad una profondità di circa 30 metri. Non riuscendo più ad aspirare regolarmente ossigeno, il 37enne agordino, presumibilmente colto dal panico, ha affrettato la risalita, venendo colto da un leggero malore all’uscita dall’acqua. Allertati dall’amico, un gruppo di velisti tedeschi che si trovava nelle vicinanze ha dato l’allarme. Gabriele Toffoli è stato quindi soccorso da un gommone del servizio “spiagge sicure”, allestito nel periodo estivo dalla Provincia di Trento, che ha provveduto a trasportarlo a riva, a porto San Nicolò, dove il personale del 118 di Arco gli ha prestato le prime cure prima di disporre il trasferimento all’ospedale di Trento.

«Sta bene», confida sospirando al telefono l’amico Marco Savio, che con Gabriele Toffoli condivide la grande passione per il podismo, «mi ha appena mandato un sms per tranquillizzarmi. Ha già avvertito i genitori telefonicamente. Deve passare la notte in osservazione, domani mattina (oggi, ndr) andrà a prenderlo suo padre».

All’ospedale di Trento esami tutti con esito negativo per Gabriele Toffoli. «Ha riferito al padre», prosegue Marco Savio, «che ad un certo punto l’erogatore non “tirava” più e che, vista la profondità, si è fatto prendere dal panico, affrettando troppo la risalita. E questa sarebbe la causa del leggero malore che ha avuto una volta riemerso».

Tesi del guasto all’attrezzatura condivisa anche da Graziano Marchi, presidente del club sommozzatori di Riva del Garda. «Considerando le condizioni relativamente buone in cui è emerso il ragazzo e il livello di riempimento delle bombole, che confermerebbe come l’immersione fosse iniziata da poco, è molto probabile che si sia trattato di un guasto all’attrezzatura».

Gabriele Toffoli, dipendente Luxottica, vanta un’esperienza quasi decennale nella subacquea ed è iscritto da diversi anni al Club Subacqueo di Belluno. Esperto e atleticamente preparatissimo, con il fisico forgiato dalla grande passione per la corsa che lo ha spinto a partecipare ad alcune delle principali maratone mondiali. Lo scorso 15 aprile, il 37enne agordino aveva partecipato anche a quella di Boston, vivendo praticamente in diretta i drammatici momenti dell’attentato. (ma.ce.)

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