Pd: «Usl unica un’opportunità»

L’unione comunale prende posizione sulla riforma della sanità targata Zaia
ospedale san martino
ospedale san martino

BELLUNO. Preoccupati per l'Azienda zero e per la soppressione del direttore dei servizi sociali, i membri dell'Unione comunale del Partito democratico vedono di buon occhio l'unificazione tra le due Usl. «Anziché essere elemento di diatribe fra territori» deve essere considerata «una nuova e positiva opportunità per governare la sanità provinciale e per meglio consentire la diffusione all'intero territorio delle eccellenze della sanità bellunese e feltrina». L'obiettivo è quello di «garantire che l'integrazione in rete tra gli ospedali di Belluno (riferimento provinciale), Feltre, Agordo, Pieve di Cadore e Cortina (sperimentazione gestionale da concludere in via definitiva) valorizzi le specializzazioni e le eccellenze esistenti nei diversi presidi, attribuendo risorse adeguate» e che venga mantenuto «un sistema policentrico integrato, a presidio dei diversi territori, e rafforzato il sistema provinciale di urgenza ed emergenza a garanzia di pari opportunità di accesso e di cura, soprattutto per i cittadini delle aree esterne».

Ma questo quadro potrà verificarsi solo se saranno rispettate alcune condizioni: il rispetto dell'articolo 15 dello Statuto regionale; la garanzia ai cittadini bellunesi di pari condizioni di accesso ai servizi sanitari; il ripristino della figura del direttore dei servizi sociali.

La posizione dell'Unione comunale è scritta in un documento che è stato approvato all'unanimità nella riunione di venerdì sera. Il tema della sanità è stato argomento di discussione anche in assemblea provinciale, la settimana scorsa, ma non si è arrivati a una votazione perché i territori e i loro rappresentanti hanno posizioni differenti.

È chiara, invece, quella dell'Unione comunale del Pd. Con la costituzione dell'Azienda zero tutti i poteri del consiglio regionale in tema di programmazione, saranno accentrati nelle mani del direttore dell'azienda stessa, nominato da Zaia. «Verrebbe meno l’autonomia delle Usl, necessaria a garantire la tutela delle singole realtà territoriali», è scritto nel documento. Ma l'impianto del progetto di legge mette anche «fortemente in discussione il modello di integrazione socio-sanitario, rendendo marginale la funzione sociale in capo alle Usl» perché prevede la soppressione del direttore dei Servizi sociali, «punto di riferimento per le conferenze dei sindaci che di fatto sono svuotate dal progetto di legge».

La posizione dell'Unione comunale è del tutto simile a quella del sindaco di Belluno, Jacopo Massaro. E il documento è un passaggio chiave per una discussione del tema a livello provinciale, anche se c'è la consapevolezza, ben spiegata da Erika Dal Farra, della differenza di posizioni esistenti.

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