Peaio: «Quella frana è imponente: per fortuna è quasi solo terra»

Il sindaco di Vodo commenta le foto fatte dall’elicottero della Regione in ricognizione

VODO

Una frana imponente. È quanto hanno constatato ieri i tecnici in sorvolo sopra il torrente Rudan, a Peaio, frazione di Vodo. Da martedì mattina sul torrente era scesa acqua nera come pece, carica di terra e fango. Martedì notte erano scesi anche alberi e alcuni sassi. Ieri mattina l’Unità operativa forestale regionale e i tecnici dell’Arpav hanno sorvolato l’area per capire da dove partisse il materiale.

«Ho visto le foto scattate dall’elicottero e ho parlato con i tecnici», spiega il sindaco Domenico Belfi, «e si tratta di una frana davvero imponente, molto ampia, formata per lo più da materiale terroso e alberi, non si vede ghiaia. La frana si è innescata a circa 1. 280 metri di quota, sulla sinistra orografica del Rudan. È scivolato un intero costone sull’alveo del torrente occludendo il passaggio anche dell’acqua, tanto che si è formato un laghetto con l’acqua che scende dall’Antelao. Il costone è in gran parte alberato e alcuni tronchi sono stati divelti e si vedono disseminati sul versante. Il rischio ora è quello che possa scendere altro materiale. Dipenderà tutto dal meteo. Questa frana si aggiunge alle colate dell’Antelao che partono dai 2. 500 metri e che sono formate di ghiaia».

La nota positiva è che il materiale che cola è formato per lo più da terra. Martedì non sono state necessarie evacuazioni. La briglia sul torrente, costruita dalla Regione, ha retto. Ieri il Comune ha pulito la strada che porta alla briglia L’invaso è colmo di fango e terra e di qualche albero, ma è impossibile andare a svuotarlo: un mezzo meccanico sprofonderebbe.

«Ora si procederà per gradi, considerando che siamo in inverno», continua Belfi, «con la Protezione civile regionale abbiamo stabilito di installare un faro potente che illumini la briglia. Abbiamo infatti visto che in caso di colata il materiale si deposita sulla briglia e dopo alcuni minuti scende. C’è il tempo necessario per bloccare il transito delle auto sul ponte della Statale. Anas si è detta disponibile a garantire un servizio di guardiania della Statale in caso di maltempo e quindi continueremo a tenere monitorate le previsioni meteo di Arpav. Nei prossimi giorni saliremo a piedi io e il vicesindaco Elvio Marchioni, su una strada comunale, oggi ricoperta di neve, che porta alle prese dell’acquedotto. Questa stretta strada è vicina alla parte sommitale della frana e da lì potremo capire se ci sono problemi alla strada e all’acquedotto. I tecnici regionali faranno poi le loro relazioni e si capirà come intervenire. Mi confronterò anche con l’assessore Bottacin per verificare assieme il da farsi. Adesso con la neve non si può fare molto, se non monitorare in caso di pioggia. La frana è imponente», conclude Belfi, «ma per fortuna è per lo più terra». –



© RIPRODUZIONE RISERVATA
 

Argomenti:franapeaio

Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi