Pecora di razza Lamon l’obiettivo è avere più capi

Ieri la prima rassegna con dibattito, tavola rotonda, mercatino e dimostrazioni Il sindaco Malacarne: «In futuro può diventare un valore per l’altopiano»
Di Roberto Curto

LAMON. Era importante cominciare. La rassegna della pecora di razza Lamon ha esordito ieri con tredici espositori, un’affluenza discreta, ma forse non all’altezza delle attese, ma soprattutto ha gettato le basi affinché la fea possa diventare in futuro un valore aggiunto per l’altopiano. La neonata associazione incassa la prima uscita pubblica con una rassegna che ha messo in mostra i capi migliori, mentre il Comune che ha spinto molto sul progetto di salvataggio e recupero della pecora lamonese può dire di avere messo la base.

Ora per uno sviluppo futuro in chiave positiva, è necessario prima di tutto aumentare i capi: «Siamo arrivati giusto in tempo perché la razza rischiava l’estinzione», ha spiegato il sindaco Vania Malacarne. «Cinque anni fa abbiamo avviato un progetto ambizioso regolamentando l’accesso al pascolo del Monte Coppolo ai soli montoni di razza pura messi a disposizione da Veneto Agricoltura. In questo modo abbiamo potuto cominciare a certificare i nuovi capi. Questa prima edizione vuole essere essenzialmente un momento in cui i numerosi enti e i privati che hanno creduto nella pecora come valore si ritrovano insieme. Lamon ha avuto un robusto passato, un presente traballante e un futuro che può essere positivo, ma l’obiettivo deve essere quello di aumentare il numero dei capi, attualmente siamo ancora sotto soglia».

La manifestazione ha avuto la pecora al centro dell’attenzione, ma è stata l’occasione anche per proporre un mercatino con una decina di stand che hanno proposto oggetti d’artigianato e specialità gastronomiche, mentre uno stand proponeva panini con il pastin di pecora. Di richiamo il menù per il pranzo con il gruppo dei volontari arinesi che ha preparato primi e secondi a base di agnello. Tutto squisito.

Il caldo opprimente ha spinto le famiglie a raggiungere la rassegna solo nel pomeriggio. Apprezzata la dimostrazione da parte di un allevamento di Valdagno che ha mostrato come lavorano gli sheep dop, i cani che aiutano i pastori nella gestione del gregge. Infine i premi. Erano previste tre categorie. Tra le femmine che hanno partorito più volte ha vinto Matia Marchesi davanti ai Fratelli Malacarne e a Ruggero Giopp. Tra le femmine al primo parto il primo posto è andato all’Istituto agrario di Vellai davanti a Claudio Plesana e a Matia Marchesi. Tra i maschi adulti successo dei Fratelli Malacarne che hanno preceduto Matia Marchesi e Veneto Africoltura. Ai Fratelli Malacarne è andato anche il premio come miglior gruppo.

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