Pedavena: i medici gli riattaccano il braccio amputato
L'operaio di Murle operato a Padova, c'è speranza per il recupero
PEDAVENA. E' durato sette ore l'intervento chirurgico al quale è stato sottoposto sabato sera Maurizio Marcon, l'operaio di 53 anni di Pedavena che si è amputato il braccio mentre tagliava la legna con una sega circolare nel giardino di casa sua, a Murle. L'uomo è stato operato a Padova (e non a Pordenone dove sembrava diretto in un primo momento) e l'intervento - a detta dei familiari - è andato nel migliore dei modi. Il braccio amputato, quello destro, è stato riattaccato e ricostruito con quello che gli stessi familiari, ringraziando i medici, hanno definito un «lavoro straordinario dei chirurghi». Marcon è entrato in sala operatoria alle 17,30, ne è uscito a mezzanotte e mezza. «E' sempre stato cosciente, sia dopo l'incidente, sia durante il trasporto in elicottero», ha raccontato una delle figlie. «Lo è ancora oggi (ieri, ndr) dopo l'operazione». Marcon per ora resta in ospedale a Padova, i medici non hanno neppure ipotizzato una data per le dimissioni. Così come non si sbilanciano sul recupero della funzionalità del braccio, per la quale si avranno indicazioni di giorno in giorno. Sabato pomeriggio, intorno alle 15, Maurizio Marcon stava tagliando legna nel giardino di casa. Ha perso il controllo della sega circolare e si è amputato di netto il braccio destro. I primi a soccorrerlo sono stati due vicini di casa che, richiamati dalle urla dell'uomo, hanno fermato l'emorragia. Quindi sono sopraggiunte la moglie e le figlie, che erano in casa. Marcon è stato poi affidato ai medici dell'ambulanza di Feltre e infine caricato sull'elicottero del Suem, che l'ha trasportato a Padova. (cric)
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