Pediatra privato Cestaro difende il servizio in più alla cittadinanza
SELVA DI CADORE
«Dalla Regione ci sono aperture per compensare economicamente il basso numero di pazienti dei medici di base della montagna bellunese». Lo dice il sindaco di Selva di Cadore, Silvia Cestaro, in una riflessione a 360° sulla sanità agordina.
pediatria privato
Il Comune di Selva sta “pubblicizzando” un servizio di pediatria privata. Venerdì dalle 15 alle 16 c’è l’incontro. Ciò sta destando perplessità: per qualcuno il pubblico starebbe incentivando il privato a scapito del pubblico stesso visto che a Caprile il pediatra di Agordo, Francesco Spacagna, è presente il martedì pomeriggio e il mercoledì mattina.
«Non è così», dice il sindaco, «la cosa non è partita da noi, ma dalla Val di Zoldo. La dottoressa Zoppi è già pediatra dell’Usl a Val di Zoldo e Longarone dove, però, i numeri sono esigui tanto che stava pensando di andare via. Ecco perché, dopo averne parlato con il sindaco di Val di Zoldo e con l’Usl, abbiamo deciso di attivarci. Farà cinque ore di servizio privato il venerdì pomeriggio».
caprile al sicuro
Ma non c’è il rischio che l’ambulatorio di Caprile ne risenta? «No, intanto perché molti pazienti saranno turisti e poi perché le mamme di Selva mi hanno già detto che per i controlli di routine continueranno ad andare da Spacagna a Caprile, mentre per le emergenze potranno rivolgersi al privato».
«Parliamoci chiaro: qui un pediatra fisso manca da 40 anni», dice il sindaco, «il bando Usl è andato ancora deserto. Ho parlato con l’azienda sanitaria per verificare se fosse possibile creare un posto unico tra Selva, Val di Zoldo e Longarone, ma mi hanno detto di no, perché altrimenti sarebbe stato discriminante nei confronti di altri Comuni agordini. Anche la dottoressa di base di Selva e Colle auspicava un supporto di pediatria: molti bambini sono iscritti con lei e non con il pediatra. Non mi sembrava di aver fatto niente di criminale», dice Cestaro, «ma sono stata attaccata da Denni Dorigo e dal Comitato per l’ospedale di cui fa parte. Forse ce l’hanno con me perché non ho appoggiato le loro posizioni, ma è un problema loro».
pochi medici di base
Difficile trovare un pediatra, ma anche medici di base. «Credo che nelle nostre realtà ce ne siano alcuni in surplus di pazienti e altri con numeri più bassi. Se i vari medici incentivassero i pazienti a tornare dal medico del comune già sarebbe una buona cosa. Ho comunque già avuto un confronto in Regione per ragionare sulla possibilità che si trovino dei fondi per compensare quei medici che non raggiungono il numero massimo di pazienti. A Venezia ci sono state aperture. Credo che la strada sia usare la legge 25 sull’autonomia».
l’ospedale di agordo
«Spesso passa un’immagine negativa del nostro ospedale che è invece un’eccellenza con tanti servizi che andrebbero pubblicizzati di più. Ci sono aspetti da migliorare, in primis il pronto soccorso, mentre, lo dico dopo averne parlato con tanti medici, il laboratorio analisi non è indispensabile». —
G.SAN.
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