Pediatri, bando deserto convenzione con Feltre

BELLUNO. Pediatri, questi sconosciuti. È ancora in piena emergenza l’Usl 1, per la carenza di queste figure professionali. Il concorso che l’azienda sanitaria aveva indetto ad agosto, per reperire...

BELLUNO. Pediatri, questi sconosciuti. È ancora in piena emergenza l’Usl 1, per la carenza di queste figure professionali. Il concorso che l’azienda sanitaria aveva indetto ad agosto, per reperire quattro pediatri, ha avuto esito negativo. O meglio, alla scadenza del bando era stata presentata una sola domanda di partecipazione, domanda che dopo due settimane è stata ritirata dalla candidata.

A questo punto, l’Usl è stata costretta a indire un nuovo concorso pubblico per l’assunzione dei quattro medici specialisti con contratto a tempo indeterminato. «Queste assunzioni sono necessarie per poter assicurare le attività ordinarie e la continuità assistenziale nell’unità operativa di pediatria e nell’unità di patologia neonatale di Belluno, nonché quella dell’ospedale di Pieve di Cadore, dove la programmazione regionale e aziendale prevede un punto nascita con una organizzazione del lavoro», dicono dalla sede amministrativa di via Feltre.

Ed è per questo motivo che, oltre al concorso, è stato indetto anche un avviso pubblico per redigere una graduatoria da utilizzare per l’assunzione. «La situazione è pesantissima», non nasconde la preoccupazione il direttore sanitario, Giovanni Pittoni. «Il problema è che il pediatra può scegliere se fare l’attività ospedaliera o la libera professione. E questo ci toglie parecchie opportunità».

Il direttore sanitario non nasconde le difficoltà: «Ormai sono costretto a chiamare direttamente le scuole di specializzazione perché ci mandino qualcuno, ma anche loro non hanno più nessuno. E quindi siamo punto e a capo e le difficoltà aumentano, malgrado noi cerchiamo di fare l’impossibile per risolvere questo problema».

Nel frattempo, per garantire il servizio, l’Usl 1 ha dovuto ricorrere alla firma di una convenzione con l’azienda sanitaria feltrina. Tramite questo documento, i pediatri del Santa Maria del Prato danno la loro disponibilità per tutto il mese di novembre per coprire 5 turni di guardia di 12 ore (le reperibilità notturne). Attività che lo specialista, che ha optato per il regime di esclusività (cioè di prestare la propria opera soltanto all’interno dell’ospedale), dovrà svolgere al di fuori dell’orario di lavoro, «compatibilmente con gli impegni derivanti dal loro servizio. La questione è che anche i professionisti feltrini sono in difficoltà», confessa Pittoni. La speranza è che nel giro di qualche mese la situazione possa rientrare con l’assunzione delle figure mancanti.

Paola Dall’Anese

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