Pedofilia: mamma conferma in aula le accuse all'alpinista Sciolari

San Vito di Cadore. E’ iniziato il processo con l’audizione della madre del minorenne molestato in un campo estivo in val Zoldana
Sciolari ieri in tribunale a Belluno. Sotto il tribunale
Sciolari ieri in tribunale a Belluno. Sotto il tribunale
SAN VITO DI CADORE. Una lunga deposizione della madre del minorenne molestato, interrotta spesso dal pianto. Questo e poco altro si può raccontare del processo a porte chiuse ad Ario Sciolari, l'alpinista sanvitese accusato di violenza e tentata violenza sessuale. Alla prima udienza di ieri, con un berretto peruviano in testa, era presente l'imputato, accusato di aver molestato un ragazzino vicentino di 13 anni, durante un campo estivo da lui organizzato in Val Zoldana, tentando di masturbarlo e accarezzandolo nelle parti intime. Tra i testimoni sentiti c'era la madre del ragazzino che ha ripercorso, spesso interrompendo il suo racconto col pianto, le varie fasi della vicenda che ha riguardato il figlio. La donna ha parlato anche di lettere, indirizzate al figlio dall'imputato, dopo la fine del campo estivo, nelle quali l'alpinista avrebbe confessato di "amarlo". Tra i testimoni dell'accusa, anche una donna vicentina, che inviò ai campi estivi di Sciolari (difeso dagli avvocati Giorgio Azzalini e Giuseppe Campanelli), il proprio figlio, assieme al minorenne molestato. La testimone avrebbe sostenuto in aula di non aver mai riscontrato problemi nel figlio e di essere stata messa al corrente, come tutti gli altri genitori, che nel campo vi sarebbe stato del nudismo. Alla prima udienza di ieri mattina, il difensore di parte civile, l'avvocato Gabriele Galla di Vicenza, ha ritirato la costituzione di parte civile. L'alpinista sanvitese ha infatti risarcito i genitori del minorenne con 17.000 euro, in luogo degli oltre 200.000 inizialmente richiesti. Al termine dell'udienza, nel primo pomeriggio di ieri, il collegio (Sergio Trentanovi presidente, a latere Antonella Coniglio e Elisabetta Scolozzi) ha rinviato l'udienza al prossimo 4 maggio. Nell'occasione saranno sentiti altri testimoni e soprattutto l'imputato, che avrà modo di difendersi fornendo la sua versione dei fatti.

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