Pedonalizzazione del centro le associazioni sono a favore
FELTRE. Non hanno nessun interesse di parte, se non quello di fare il meglio per Feltre e il suo centro città. Sono alcuni rappresentanti di associazioni di volontariato e di promozione sociale locali, che hanno espresso in toni moderatamente diversi il loro unanime appoggio alla pedonalizzazione del centro di Feltre, che dal prossimo weekend vedrà il chiuso il centro alle auto ogni sabato e domenica dalle 9 alle 23.
«Io avrei chiuso tutto subito», afferma fermamente Gabriele Vanin, presidente dell’associazione astrofili Rheticus che in passato ha organizzato osservazioni astronomiche anche in centro città, «non era necessario fare questo percorso di mediazione per abituare la gente procedendo a piccoli passi. In questo modo si sono creati soltanto disagi e confusione in pedoni e automobilisti, inducendo nelle persone il timore di sbagliare in continuazione. Questo non fa che allargare la platea delle persone potenzialmente sfavorevoli. Ma chiudere il centro al traffico limita l’inquinamento ambientale e migliora il benessere, tanto per citare soltanto due dei potenziali vantaggi».
«I cittadini poi vanno educati alla vivibilità non soltanto del centro, ma anche della cittadella», aggiunge Vanin, «per questo ritengo che la soluzione di mobilità trovata in centro storico vada rivista, nell’ottica di ridurre ulteriormente l’accesso alle auto».
Augusto De Nato del Wwf è sempre stato uno strenuo sostenitore della chiusura totale alle auto: «Stiamo diffondendo un nuovo approccio culturale alla mobilità, dove le persone diventano le protagoniste e non possono che gioirne, perché la città sta recuperando la sua qualità urbana. Abbiamo intrapreso una nuova strada, che va percorsa, ovviamente, soltanto a piedi».
Davide Da Mutten, presidente dell’associazione culturale La Fenice, è ancora più preciso: «Ovviamente ne abbiamo parlato in direttivo e in generale siamo fiduciosi e sosteniamo l’idea di un centro chiuso alle auto, ma non soltanto nella parte bassa, ma anche alta della città. C’è infatti da dire che, se La Sena sta andando bene, i musei non sono molto frequentati e questo a mio avviso è anche per colpa della fruibilità di Feltre vecchia. Sono sicuro che se il traffico delle auto venisse ulteriormente limitato al minimo, la frequentazione della cittadella crescerebbe esponenzialmente, avvantaggiando il turismo».
Il presidente di F-Cube Silvio Bettega ha una visione meno drastica: «Il periodo di prova è necessario per testare l’efficacia del percorso. Dopotutto è la mentalità feltrina il vero problema da affrontare. L’idea di centro transitabile in auto o in moto è da anni Ottanta, perciò ampiamente superata. Da quando c’è la chiusura parziale al traffico vedo molta più gente in bici o seduta ai tavoli. Bisogna portare pazienza».
Francesca Valente
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