Pedoni più sicuri dal Mega all’Arpav pronto il progetto per il marciapiede

In via Tiziano Vecellio un percorso protetto di circa 600 metri. Giannone: «Pronti a realizzarlo, ora caccia alle risorse»



Seicento metri di marciapiede per mettere in sicurezza il primo tratto di via Tiziano Vecellio. È pronto il progetto, predisposto dagli uffici comunali, che permetterà di risolvere un evidente problema per i pedoni che si trovano a camminare fra il centro commerciale Veneggia e l’ingresso di via Tomea, la strada che porta anche alla sede dell’Arpav.

L’assessore Biagio Giannone aveva ricevuto molte sollecitazioni a mettere in sicurezza quel tratto di statale e si è attivato facendo preparare un progetto. «Ora va presentato alla popolazione, portato in giunta e in maggioranza», spiega. «So bene che lungo quel tratto ci sono alcuni lampioni non funzionanti, ma il problema non sta nelle lampadine. Vanno sistemati i cavidotti, un intervento da fare insieme alla realizzazione del marciapiede». Un modo, questo, per rispondere alle accuse lanciate dal consigliere di minoranza Francesco Pingitore.

«Mi è stato detto che faccio solo spot, che partecipo alle inaugurazioni per lavori di poco conto. Ogni intervento va programmato, e chi è stato tanti anni in consiglio comunale dovrebbe saperlo. È questo il mio modo di lavorare: ascoltare le richieste di tutti, dai consiglieri ai cittadini, programmare le opere, progettarle, andare a caccia di fondi». Così si è fatto anche per il marciapiede in via Tiziano Vecellio: «Siamo pronti a partecipare ai bandi sulla sicurezza stradale con quest’opera», continua Giannone. «O a realizzarla non appena ne avremo la disponibilità economica. Stiamo anche progettando, in confronto continuo con la Soprintendenza, la sistemazione del ponte che si trova davanti al centro commerciale Veneggia, accanto al quale vogliamo fare una passerella pedonale». Permetterebbe di congiungere il marciapiede esistente, che inizia alla rotatoria e termina proprio all’inizio del ponte, con quello appena progettato.

Tornando sulla polemica legata a via Ugo Neri, Giannone ricorda: «La programmazione è necessaria per qualsiasi intervento, e quello su questa strada è nel piano 2019. Mi chiedo come mai, se il consigliere Pingitore ha tutte le soluzioni per risolvere le criticità, quando era in maggioranza non si è fatto dare l’assessorato ai lavori pubblici. Magari avrebbe potuto risolvere tanti problemi, senza imputare una cattiva gestione dei problemi alle amministrazioni successive».

Giannone si toglie anche un altro sassolino: «Mi è stato contestato di essere andato all’inaugurazione dell’intervento sull’illuminazione pubblica in via Rivinal. Quel momento è stato organizzato dai cittadini, che attendevano dal 2003 la posa di quattro lampioni. Intervento costato neanche ottomila euro. Il consigliere Pingitore avrebbe potuto attivarsi quando era in maggioranza, magari quel problema sarebbe stato risolto già allora». —



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