Pendolari, è protesta: «Coincidenze saltate ci hanno lasciati a piedi e al freddo»

Molti i disagi e lamentele dei passeggeri sulla linea bellunese. «I convogli non aspettano i bus che sono sempre in ritardo»

BELLUNO. Gravi disagi per i numerosi pendolari del treno da Vittorio Veneto e Conegliano su Belluno. La linea ferroviaria tra Ponte nelle Alpi e il capoluogo della provincia è ferma dall’estate scorsa per i lavori dell’elettrificazione. Tra le due città ci sono le navette di Dolomitibus, ma il tempo della tradotta è così contingentato che spesso i viaggiatori perdono la coincidenza a Ponte nelle Alpi per Vittorio Veneto, Conegliano e Venezia. È accaduto anche l’altro pomeriggio. . «Per nemmeno 7 minuti di ritardo del pullman il treno non ha aspettato e noi pendolari – protesta Federica Tomasella, di Vittorio Veneto, supportata da numerosi altri viaggiatori come Marco Dus – abbiamo dovuto attendere il convoglio successivo, per un’ora, in una stazione con ambienti nemmeno riscaldati. Così, ci hanno detto, accadrà per tutto l’inverno».

I disagi si ripetono più volte alla settimana, perché entrare o uscire da Belluno nelle ore di punta vuol dire mettersi in coda per decine di minuti e la società Dolomitibus non ha corsie privilegiate.

«Ripetutamente abbiamo sollevato il problema con Trenitalia – ricorda Tomasella –. Ci è stato cortesemente risposto che dal pullman l’autista, in caso di necessità, avverte un ufficio incaricato a Mestre e da questo parte la disposizione verso il capotreno perché attenda. È evidente che il ritardo non dovrà essere astronomico».

L’altra sera l’autista ha fatto due telefonate a Mestre ma la risposta è stata negativa; 7 minuti di ritardo venivano ritenuti eccessivi. «Abbiamo chiesto allo stesso autista di fare una terza chiamata, implorandolo di spiegare puntualmente la situazione. Abbiamo ricevuto un diniego, purtroppo anche scortese – afferma Tomasella –. E non è la prima volta che da parte del personale Dolomitibus si dimostra con i viaggiatori l’esatto opposto della cortesia». Gli utenti stanno preparando una lettera, in calce alla quale raccoglieranno le firme dei pendolari e che poi spediranno ai vertici di Trenitalia, della Dolomitibus e della Regione. Il disservizio non riguarda solo il rientro da Belluno alle località di destinazione, ma anche i viaggi del mattino. «Nessuno di noi, che sia studente o che sia lavoratore, riesce ad arrivare alle 8. È stato introdotto un servizio di pullman da Vittorio Veneto, a meno un quarto alle 7, per dar modo di arrivare a Belluno un quarto d’ora prima. Ma il traffico è tale che questa corriera – protesta Tomasella – non arriva in stazione a Belluno che qualche minuto prima delle 8».

Una volta conclusi i lavori dell’elettrificazione da Ponte nelle Alpi al capoluogo, il cantiere proseguirà al contrario, verso l’Alpago e quindi a fermarsi sarà il tratto fino a Vittorio Veneto. L’estate prossima i treni saranno di nuovo fermi anche fra questa città e Conegliano per completare la tanto sospirata opera, mentre per la parte bellunese si dovrà attendere probabilmente il 2020. —


 

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