Peperoncino sulle vicine la situazione si aggrava

BELLUNO. Spray al peperoncino sulla vicina di casa. Rosa Fullin deve già rispondere dei reati di lesioni, atti persecutori e violenza privata, ma dopo l’esame dell’imputata di ieri pomeriggio c’è il rischio che il pubblico ministero Rossi aggiunga la minaccia e la calunnia. Il giudice Feletto non l’ha detto esplicitamente, ma il clima in aula era quello da trasmissione degli atti alla Procura.

L’82enne inquilina di un condominio di Quartier Cadore ha voluto a tutti i costi essere sentita, malgrado il suo difensore Simona Ianese non fosse per niente d’accordo e, in passato, non lo fossero stati i precedenti difensori Dalla Bernardina e Alpagotti. Quando ha detto che queste persone andavano fermate e che i poliziotti intervenuti si erano intrattenuti molto più a lungo con i vicini, mentre a lei avevano raccolto solo i dati anagrafici, potrebbe aver commesso altri due reati.

Una sempre più preoccupata Ianese ha giocato la carta della perizia psichiatrica, che però è stata scartata dal Tribunale. Feletto ha fissato la data del 27 gennaio per la discussione e la sentenza di primo grado. È in quell’occasione che si saprà di eventuali, ulteriori sviluppi.

I fatti sono del 27 agosto di due anni fa, venti mesi dopo la sostituzione di quell’aspiratore in un bagno senza finestre. Ma pare che, in quel condominio il clima sia sempre stato molto teso. Sulle scale, si erano incontrate Fullin ed Eleonora Nicolao. Nell’inevitabile diverbio, era intervenuta Giovanna De Cesaro. Quest’ultima avrebbe colpito con tre pugni alla spalla sinistra la futura imputata, provocando la prima reazione con la sostanza urticante, comprata circa un anno prima. A un certo punto è intervenuta nella discussione anche la figlia di Rosa Fullin, a sua volta investita dallo spruzzo. Le vicine si sono costituite parte civile con Constantini e Triolo e chiederanno i danni. —

G.S.

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