«Per Coltrondo pressing sulla Regione»

Il sottosegretario alle Infrastrutture Del Basso De Caro incontra i sindaci: priorità al Comelico e alla ferrovia fino a Cortina
Di Valentina Voi
La frana.
La frana.

PONTE NELLE ALPI. Fare pressione su palazzo Balbi per ottenere la galleria di Coltrondo. Lo sbocco ferroviario a nord, invece, ha tempi più lunghi. Ma l’importante è selezionare con cura le opere pubbliche da realizzare nei prossimi anni perché in tempi di crisi bisogna ripartire proprio dalle infrastrutture. «Purché siano legate allo sviluppo di un territorio» spiega Umberto Del Basso De Caro, sottosegretario alle Infrastrutture dallo scorso febbraio dopo l’elezione alla Camera nel 2013 con il Partito Democratico. È lì che ha conosciuto Roger De Menech che, approfittando di una visita a Verona, lo ha convinto ad incontrare a Ponte nelle Alpi i sindaci del Bellunese per discutere delle priorità della provincia.

Dalla banda larga al potenziamento della viabilità sulla sinistra Piave, le istanze sollevate dai primi cittadini sono state molte, forse troppe per poterle accontentare tutte tanto che il consigliere regionale Sergio Reolon ha invitato i sindaci a selezionare le opere da proporre. Ma su sue De Caro si è preso un impegno ufficiale: la galleria di Coltrondo e il recupero della linea ferroviaria verso nord, almeno fino a Cortina. La prima è stata definita dalla presidente della Provincia Daniela Larese Filon «un’emergenza», concetto ribadito anche dal sindaco di Santo Stefano di Cadore Alessandra Buzzo durante la consegna al sottosegretario della maglietta Forza Comelico. Il collegamento ferroviario con i territori montani al di là delle Alpi, invece, «è una nostra esigenza fondamentale» spiega la Larese Filon.

Per Coltrondo De Caro ha tracciato il percorso da seguire. Da una parte la progettazione dell’opera, che al momento vede solo un progetto preliminare, e il suo finanziamento che dovrebbe aggirarsi sui 60 milioni di euro. «Per quanto riguarda la programmazione» spiega De Caro, «posso organizzare un incontro con l’Anas». Incontro che, come ha fatto notare la Buzzo, c’è già stato. Per quanto riguarda il finanziamento, invece, l’unica strada al momento percorribile è quella dell’inserimento dell’opera nel dodicesimo allegato Infrastrutture che il governo stilerà nelle prossime settimane, dopo aver incontrato le Regioni. «Se un’opera è in quell’allegato ha un canale preferenziale» ha spiegato De Caro, «per questo dovete cominciare ad esercitare pressione sui rappresentanti della Regione. Mi occuperò personalmente di verificare se la Regione Veneto indicherà questa priorità». «È un segnale incoraggiante» commenta la Buzzo, «dato che l’assessore regionale Isi Coppola la scorsa settimana mi ha assicurato che la galleria di Coltrondo è la priorità per la Regione».

Decisamente più di lungo periodo il sogno di una ferrovia che arriva a Cortina, e magari prosegue. «Anche in questo caso sono disponibile ad organizzare un incontro con la dirigenza di Rfi» continua il sottosegretario, «inoltre quest’opera non sarebbe in contrasto con la galleria di Coltrondo perché hanno tempi di realizzazione diversi. Ma se mai iniziamo, mai finiremo».

Parole che non hanno convito il senatore di Forza Italia Giovanni Piccoli. «Il sottosegretario si è presentato ai sindaci bellunesi a mani vuote. Molte parole, zero risorse. La verità è che mentre in provincia di Belluno non ci sono i soldi per rattoppare le strade, in Alto Adige si approva un bilancio di previsione per il 2015 con 81 milioni di euro in più rispetto al 2014».

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