Per Goggia il momento più duro, "Mi ha chiamato anche Mattarella"

CORTINA Lacrime di commozione per Sofia Goggia. La campionessa bergamasca è tornata a parlare, affrontando per la prima volta dall’infortunio di Garmisch che le ha chiuso le porte di Cortina 2021, il momento difficile che sta vivendo. «Non è facile metabolizzare il fatto che io sia qui, chiusa in casa alle prese con la riabilitazione, e non a Cortina insieme alle mie compagne», ha detto la Goggia, col fiato corto e il viso tirato. «In questo momento cerco di guardare avanti senza tuttavia riuscire a fissare nuovi obiettivi. Ci sto provando, magari pensando alle Olimpiadi di Tokyo del prossimo anno, ma è tutto tremendamente difficile. Anche stavolta, come ho già fatto tante altre volte in passato, mi concentrerò sul pieno recupero, affidandomi alle poche persone di cui mi fido ciecamente (il fisioterapista mantovano Roberto Galli in testa). Quando tornerò in pista? Non ci sto pensando, voglio vivere alla giornata, facendo un passo alla volta. Al momento faccio fatica anche a restare in piedi tenendo in mano una tazzina di caffè. Passare da uno stato di forma top, alla vigilia di un mondiale, alla poltrona di casa è una botta terribile».
Poi racconta l’infortunio: «È avvenuto in un contesto particolare, su una pista turistica con lo zaino penzolante sulle spalle. Se fosse successo in gara sarebbe stato diverso. Resta il fatto che perdere un Mondiale, peraltro in casa, in queste circostanze rappresenta probabilmente il momento più difficile della mia carriera».
Sofia Goggia ha colto l’occasione per raccontare un curioso retroscena dei giorni scorsi: «Ho ricevuto una telefonata dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Mi ha fatto molto piacere, soprattutto perché, in un momento così complicato a livello politico, è riuscito a dedicare qualche minuto a me. Cosa farò in queste settimane lontane dalle piste? Leggerò qualche libro e appena possibile mi rimetterò a studiare per sostenere esami all’università. Coltiverò tutte quelle cose che avevo messo da parte per preparare il Mondiale».
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